Maxi furto in un'azienda leccese, refurtiva ritrovata in una masseria: indagato un barese
Il colpo era avvenuto a fine luglio nei magazzini della 'Tutto piscine' a Cavallino. Parte della merce sottratta era nascosta nell'abitazione, costruita tra le campagne di Giovinazzo
Pompe a immersione e idrauliche, attrezzatura per lavoro, trapani, robottini: sono solo alcuni degli oggetti sottratti a fine luglio durante il furto ai danni dell'azienda leccese 'Tutto piscine' e ritrovati - in parte - dai Carabinieri in una masseria nelle campagne di Giovinazzo. Per ricostruire il percorso compiuto dalla refurtiva i militari hanno sfruttato i gps installati nei due veicoli usati per trasportare la merce rubata nel magazzino di Cavallino, in provincia di Lecce.
In primis sono stati così ritrovati i due mezzi, una Ford Transit e una Fiat Iveco, del valore di 30mila euro. A quel punto le ricerche si sono trasferite nel Barese: un controllo sui tabulati del gps ha permesso di scoprire che i mezzi avevano fatto sosta per lungo tempo nelle campagne di Giovinazzo, dove poi i Carabinieri hanno trovato la masseria in cui era nascosta parte della refurtiva. Un 65enne, residente nella provincia di Bari e con precedenti, è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di furto aggravato in concorso (al momento con ignoti). Le indagini intanto proseguono: il valore degli oggetti recuperati è di 4mila euro, molto poco se si pensa che in totale il colpo ha fruttato ai ladri ben 40mila euro di merce.
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