Furto di farmaci al Policlinico, forse rubati per il mercato estero
Proseguono le indagini sul furto di farmaci per la cura delle malattie autoimmuni avvenuto qualche giorno fa. Non è escluso che possano essere destinati a Paesi come la Grecia e l'Albania
Proseguono le indagini per far luce sul furto di farmaci avvenuto due giorni fa al Policlinico di Bari. Nel corso della notte, ignoti hanno forzato la porta di ingresso dei locali portando via dai frigoriferi circa 856 confezioni di farmaci per la cura delle malattie autoimmuni.
Ad insospettire gli investigatori sono soprattutto due elementi: il fatto che furti di farmaci simili siano stati segnalati nei giorni scorsi in altri ospedali baresi e del sud Italia, e il fatto che siano stati rubati soltanto quei farmaci specifici (Humira, Enbrel e Orencia), mentre gli altri prodotti farmaceutici presenti nei frigoriferi non sono stati sottratti.
I farmaci rubati sono molto costosi, ma in Italia non hanno mercato perchè vengono dispensati gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale. Il sospetto degli investigatori è dunque quello che i farmaci rubati possano essere destinati ad essere smerciati sul mercato estero, in Paesi come la Grecia o l'Albania dove invece questi farmaci sono venduti a prezzi molto elevati. Per questa ragione è scattata una speciale sorveglianza ai varchi di frontiera del porto e dell'aeroporto, in modo da intercettare qualsiasi movimento sospetto che possa effettivamente confermare l'ipotesi di un contrabbando di questi farmaci.