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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rapinatore barese morto nel brindisino: ucciso da un colpo esploso da un complice

Il 38enne Gaetano Fiorile morì per emorragia dopo essere stato raggiunto da un colpo di fucile, che non sarebbe partito dalla sua arma ma da quella di uno dei complici con cui aveva appena messo a segno una rapina. Ieri l'autopsia

Morto per emorragia, dopo essere stato raggiunto all'addome da un colpo di fucile partito non dalla sua arma, ma molto più probabilmente da quella di un complice.

E' quanto emerge dall'autopsia e dalle ultime indagini in corso sulla morte di Gaetano Fiorile, il 38enne di Conversano morto nel brindisino mentre, insieme ad alcuni complici, fuggiva dopo aver commesso una doppia rapina. 

Fiorile fu trovato in fin di vita sulla Villa Castelli-Francavilla. Addosso aveva gran parte del bottino della prima rapina, commessa ai danni di un dipendente di una società di slot machine. La seconda rapina era stata compiuta poco prima del suo ritrovamento di Fiorile: per proseguire la fuga dopo il primo colpo, i malviventi avevano sottratto una Peugeot a un’automobilista sulla strada per Villa Castelli. Il ferimento di Fiorile sarebbe avvenuto in questo frangente: probabilmente il 38enne era alla guida dell'auto, e quindi il colpo non sarebbe partito accidentalmente dalla sua stessa arma, come ipotizzato in un primo momento. Si sarebbe trattato piuttosto di un incidente per “incauto maneggio di armi” da parte di uno dei complici. Il colpo ha seguito una traiettoria dall'alto verso il basso. 

I complici, che sarebbero due, sono dunque indagati anche per omicidio. Sarebbero già stati individuati dai carabinieri, ma subito dopo i fatti si sarebbero resi irreperibili.

(La notizia e tutti gli aggiornamenti sul caso su BrindisiReport)
 

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