rotate-mobile
Cronaca

Il percorso del Bari Pride si chiude all'insegna della solidarietà: 4mila euro donati per progetti benefici

Gli organizzatori hanno scelto di investire la somma ottenuta da crowdfunding, sponsor e vendita gadget per sostenere associazioni a livello locale e nazionale

Dopo aver fatto sfilare la 'marea arcobaleno'  per le vie di Bari, in una manifestazione per l'inclusione della comunità Lgbtqi pugliese e sottolineando l'importanza di essere sempre se stessi, il Bari Pride chiude simbolicamente l'edizione 2019 all'insegna della beneficenza. A spiegarlo sono gli stessi organizzatori, che hanno scelto di donare parte dei fondi ottenuti nell'ambito del maxi evento per progetti solidali pugliesi e non.

Una cifra di tutto rispetto: circa 4mila euro - ottenuti attraverso il crowdfunding, la vendita dei gadget e il supporto degli sponsor - eccedenze dell'organizzazione del corteo, che ora serviranno a fare del bene. "La solidarietà è l’essenza stessa del Bari Pride - spiegano gli organizzatori - che nasce come polo ampio di tantissime realtà LGBTQI e non e che già nella sua nascita ha voluto ampliare quanto più possibile i suoi orizzonti". Non a caso sono decine le associazioni ed enti che hanno scelto di supportare l'evento, da Arcigay a Bread&Roses - spazio di mutuo soccorso, passando per Cama Lila Bari, Centro Antiviolenza Safiya Onlus, Famiglie Arcobaleno Puglia, La Giusta Causa, Mixed lgbti,NICHE, Rete Genitori Rainbow, Rompiamo il silenzio, Solidaria Bari, UAAR Bari e Zona Franka.

Il progetto per formare le operatrici dei cav

Insieme hanno deciso di usare la somma per aiutare quattro realtà che sostengono i diritti dei più deboli o di chi spesso viene emarginato. Come il Centro Antiviolenza Safiya di Polignano, che si occupa di dare supporto a tutte le donne vittime di violenza, tra cui le lesbiche, "terribile fenomeno sottostimato" ricordano. Il contributo sarà utilizzato per contribuire all'organizzazione di un'alta formazione specialistica e gratuita per operatrici c.a.v. del sud Italia con Lepa Mladjienovic, attivista femminista lesbica del movimento 'Donne in nero' di Belgrado.

Le altre iniziative finanziate

Sono attivi sul territorio pugliese anche due altre realtà che saranno sostenute con i fondi del Bari Pride: lo Sportello Fuori Mercato/ Info Point Senza frontiere di Villa Roth a Bari e l'aps Controcorrente Sos di Bisceglie. Per lo sportello di orientamento e supporto su diritti degli stranieri e diritti sul lavoro, la donazione servirà all'acquisto di un pc con stampante e per sostenere le spese generali per l'assistenza legale da parte del team. Il secondo è invece un progetto di inclusione - realizzato a Bisceglie con il bando Pin 2018 - che vede un gruppo di otto ragazzi con difficoltà e normotipici preparare street food e drink a bordo di un food truck che gira la Puglia tra feste private ed eventi in piazza. "Il contributo sarà utilizzato - spiegano dal Bari Pride per la sede temporanea a Bisceglie e reinvestito in attrezzature e forniture fondamentali".

È attivo a livello nazionale invece l'ultimo ente che sarà sostenuto dal Pride: Sea Watch, l'organizzazione che dal 2014 si occupa di salvare i migranti in mare dopo il vuoto istituzionale creatosi con la fine del mandato dell'operazione 'Mare Nostrum', conclusasi dopo il mancato rinnovo della presa in carico dell'Ue.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il percorso del Bari Pride si chiude all'insegna della solidarietà: 4mila euro donati per progetti benefici

BariToday è in caricamento