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Cronaca

Tarantini, donne in cambio di appalti. Trenta ragazze per le serate del premier

Otto gli indagati nell'inchiesta sul giro di escort nelle residenze private del premier. Tra di essi i fratelli Tarantini e le showgirl Began, Lana e Filippi. Almeno 30 le ragazze reclutate dall'imprenditore

Un giro di donne, escort di professione ma anche semplici "amiche", organizzato da Tarantini per ingraziarsi la simpatia del premieri Silvio Berlusconi e ottenere appalti pubblici. E' quanto emerge dagli atti dell'inchiesta della Procura di Bari sul giro di escort portate dall'imprenditore nelle residenze private del premier tra il 2008 e il 2009. Il fascicolo relativo all'inchiesta è stato depositato dai pm ieri mattna, quando la Guardia di Finanza ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini agli otto indagati, accusati a vario titolo di corruzione e favoreggiamento della prostituzione.

GLI INDAGATI - Otto in tutto le persone conivolte nell'inchiesta. Tra di esse l'attrice Sabina Began, soprannominata "l'ape regina" e da molti indicata come la "preferita" del premier, e le showgirl Francesca Lana e Letizia Filippi. Indagati anche i fratelli Claudio e Gianpaolo Tarantini, l'avvocato S.C. e l'amico di Tarantini, Massimiliano Verdoscia.

30 RAGAZZE A CASA DEL PREMIER - Le ragazze reclutate da Tarantini e la Began per le serate nelle residenze private del premier sarebbero state almeno trenta. Tra di esse Terry De Nicolò, Francesca Lana e Barbara Montereale e poi ancora Daniela Lungoci, Niang Kardiatau (detta Hawa), Karen Margaret Buchanan, Camille Cordeiro Charao, Chiara Guicciardi, Sara Tommasi, Fadoua Sebbar, Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone (detta Monia), Roberta Nigro, Maria Josefa De Brito Ramos, Grazia Capone, Luciana Francioli De Freitas, Michaela Pribisova, Marystell Polanco, Michele Conceicao dos Santos, Cinzia Caci (detta Mariasole), Ioanna Visan, Barbara Guerra, Patrizia D'Addario, Lucia Rossini e una certa Marica. Secondo la procura ce ne sarebbero però anche altre: nel capo di imputazione che riguarda Letizia Filippi si legge infatti che la giovane, assieme a Tarantini, avrebbe reclutato Maria Josefa De Brito Ramos affinché si prostituisse con il Cavaliere e la avrebbe invitata "a far partecipare altre ragazze all'incontro, impartendole disposizioni sul comportamento da tenere e l'abbigliamento da indossare". Ad istruire le ragazze sul loro comportamento era però soprattutto lo stesso imprenditore, che tra i consigli più ricorrenti raccomandava alle ragazze di "non indossare tacchi".

SESSO IN CAMBIO DI APPALTI - Il giro di donne messo in piedi da Tarantini aveva essenzialmente un obiettivo: instaurare un rapporto di amicizia e confidenza con il premier, conquistarsi la sua fiducia per chiedere poi in cambio la partecipazione ad appalti pubblici. In particolare, stando a quanto emerge dalle conversazioni tra il premier e Tarantini trascritte negli atti l'imnprenditore avrebbe voluto stringere rapporti di affari con Finmeccanica e con la Protezione civile di Guido Bertolaso.

CHI MI PORTI STASERA? - Dalle intercettazioni emerge un rapporto molto confidenziale tra Tarantini e il premier. I due si sentono spesso, prima delle serate, quando il premier si informa sulle donne che saranno sue ospiti, ma anche dopo, per commentare le "qualità" delle ragazze fornite da Tarantini.

IL NOME DI MANUELA ARCURI - Tra le donne che Gianpaolo Tarantini voleva far prostituire per ingraziarsi il premier c'era anche Manuela Arcuri. L'imprenditore, insieme a Francesca Lana, all'epoca molto amica della Arcuri, cerà di combinare un incontro tra l'attrice e il premier con la promessa che Berlusconi l'avrebbe poi favorita nella conduzione del Festival di Sanremo. Manuela Arcuri, tuttavia, declinò l'invito, ripetuto in due diverse occasioni.

IL RUOLO DELLA BEGAN - Dai capi di imputazione emerge il ruolo centrale di Sabina Began. L'attrice infatti portò a palazzo Grazioli tre ragazze di cui almeno una si sarebbe prostituita con Silvio Berlusconi. La Began e Tarantini, è scritto, reclutarono "Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone (detta Monia) e Roberta Nigro", ne favorirono e sfruttarono "l'attività di prostituzione della prima, esercitata, in favore di Silvio Berlusconi, presso la sua residenza romana, dietro pagamento di corrispettivo in denaro, provvedendo, in particolare, il Tarantini, ad istruire le stesse sulle modalità comportamentali da assumere, sulle finalità della serata, a sostenere le spese di viaggio e soggiorno delle donne, e a mettere a loro disposizione un'autovettura per raggiungere palazzo Grazioli". I reati sarebbero stati commessi tra il 30 agosto e il 6 settembre 2008.

I NOMI DELLA "BARI BENE" - Nessun riferimento invece, negli atti depositati dai pm, a nomi della "Bari bene". Nelle intercettazioni, infatti, secondo quanto riferito da Tarantini stesso, sarebbero finite anche donne della buona borghesia barese, professioniste e mogli di noti professionisti locali, che avrebbero frequentato le feste organizzate dal premier. Le intercettazioni sarebbero state rigorosamente selezionate dai pm in modo da escludere quelle non rilevanti a fini penali.
 

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