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Giovedì, 28 Marzo 2024
Incidenti stradali Noicàttaro

Follia sulla statale 16, insegue e sperona un'auto dopo un sorpasso

L'episodio all'altezza di Noicattaro. Protagonista un giovane barese non ancora identificato: a bordo della sua Mercedes ha più volte speronato e tamponato una Bmw, 'colpevole' di averlo sorpassato

Tutto sarebbe cominciato a causa di una banale segnalazione con gli abbaglianti: una Bmw viaggia sulla corsia di sorpasso; una Mercedes Clk gli taglia d'improvviso la strada, cercando a sua volta di superare un'altra auto. Così l'automobilista della Bmw ricorre agli abbaglianti per segnalare la sua presenza, e far rientrare la Mercedes. Il conducente recepisce il messaggio, e rientra sulla corsia di destra, ma chissà per quale ragione, quella segnalazione con gli abbaglianti non gli va giù. Così, mentre la Bmw sta ancora completando il sorpasso, l'automobilista della Mercedes si sposta repentinamente verso sinistra, cercando di speronarla. Poi, a sorpasso completato, la insegue e la raggiunge, cominciando a tamponarla.

Sembra la classica scena di un film d'azione, solo che questa volta è accaduto davvero. Sulla tangenziale Bari-Brindisi, all'altezza di Noicattaro, pomeriggio del 24 aprile. A raccontare l'episodio, riportato dal quotidiano online Lecceprima, è il conducente della Bmw, un imprenditore agricolo leccese di 35 anni, che si è ritrovato suo malgrado protagonista dell'accaduto mentre rientrava a casa dopo un viaggio di lavoro.

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Tutto si sarebbe svolto nel giro di pochi minuti, cinque al massimo. Il sorpasso, la segnalazione con gli abbaglianti. E poi il tentativo di speronamento, e la Mercedes che raggiunge la Bmw e la tampona ripetutamente. Dallo specchietto retrovisore l'imprenditore leccese riesce a vedere chi si trova a bordo della Mercedes: lui, un giovane con la faccia tirata per la rabbia, e lei, una giovane donna bionda, terrorizzata per quello che sta accadendo. Dopo qualche istante di smarrimento, mentre cerca di accelerare il più possibile per allontanarsi dalla Mercedes, il 35enne decide di chiamare la polizia. Compone il numero e all'operatore del 113 spiega in diretta quello che sta avvenendo. "I colpi erano talmente violenti - racconta l'imprenditore a Lecceprima - che li sentiva dall’altro capo del telefono pure l’agente”. Il poliziotto gli chiede di dettargli il numero di targa della Mercedes, ma l'imprenditore non è in grado di farlo: l'auto è praticamente incollata alla sua, e ad ogni colpo lo specchietto retrovisore sobbalza impedendogli la visione. Fino a quando il folle conducente della Mercedes, forse soddisfatto per la lezione 'inflitta' alla Bmw, imbocca uno svincolo. Allora il 35enne riesce a leggere la targa, e la fornisce al poliziotto.

Una volta rientrato a Lecce, il malcapitato ha sporto denuncia presso il comando di polizia stradale, facendo avviare l’indagine passata per competenza alla Procura di Bari, che dovrà stabilire con quale imputazione procedere: "tentate lesioni aggravate”, ma si potrebbe anche arrivare all'accusa di "tentata strage". Intanto grazie al numero di targa, gli agenti hanno scoperto che la Mercedes apparteneva ad un’azienda di Bari. Il principale indiziato sarebbe il figlio del proprietario della ditta, ma l’inchiesta è appena iniziata e per il momento l'automobilista non è stato ancora identificato.

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La parte posteriore della Bmw danneggiata dai colpi - foto Lecceprima.it

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