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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Corato

Bari, incidente ferroviario tra Corato ed Andria: almeno 27 morti e una cinquantina di feriti

E' accaduto verso le 11: sul posto ambulanze, vigili del fuoco e Polizia Ferroviaria. Allestito ospedale da campo. Si indaga per stabilire le cause dell'accaduto. In serata l'arrivo del premier Renzi. La Procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario

Uno schianto violentissimo. I primi vagoni di uno dei due treni si sollevano sull'altro convoglio, si accartocciano. Le lamiere si fondono in unico groviglio, pezzi volano per decine di metri, intorno ai binari. Sono da poco passate le undici, quando nelle campagne tra Andria e Corato, su un tratto a binario unico, due treni della Ferrotramviaria si scontrano frontalmente: uno è partito dalla stazione di Corato e viaggia verso Barletta, l'altro nella direzione opposta. Treni che ogni giorno trasportano migliaia di pendolari, e anche passeggeri diretti all'aeroporto di Bari Palese. 

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Lo scenario della tragedia: impatto devastante, treni distrutti

LE VOCI DEI SOCCORRITORI: "SCENA TERRIBILE" - "Una scena terribile, apocalittica. Il treno giallo era sollevato, come se avesse dovuto prendere il volo. Un incastro di lamiere. E poi i corpi, tanti, lì davanti ai nostri occhi", racconta una soccorritrice del  118 Ser Corato, tra le prime a giungere sul posto del disastro. "Non ho mai visto nulla di simile, non posso cancellare dai miei occhi quelle scene". Anche sua figlia - racconta - avrebbe dovuto essere su quel treno. "Noi viviamo a Ruvo, voleva andare ad Andria in treno per comprare una borsa. Abbiamo litigato per questo, questa mattina, e alla fine non ci è più andata". 

"Tra i feriti c'erano anche dei bambini. C'erano almeno una trentina di feriti", racconta Felice, volontario della Protezione Civile di Corato - Sezione Antincendio, anche lui tra i primi, insieme ai suoi colleghi, a giungere sul posto. "Abbiamo portato acqua e prestato le prime cure alla gente. Le persone erano spaventatissime. I capitreno sono stati portati via in elicottero". Tra i feriti portati via con l'elisoccorso, si apprenderà dopo, c'è anche un bambino di 7 anni.

VIDEO: SOCCORRITORI IN AZIONE TRA LE CAMPAGNE

TRAGICO BILANCIO: NUMERI NON ANCORA DEFINITIVI - Sul posto, oltre ai medici e ai soccorritori del 118 arrivano i vigili del fuoco, i volontari della Protezione civile e della Croce rossa, la polizia ferroviaria e le altre forze dell'ordine, gli agenti della Polizia municipale, si alzano in volo elicotteri dei vigili del fuoco e della polizia. Arriva il governatore Emiliano, che segue per tutto il tempo le operazioni di soccorso, in prima linea. Sul posto giunge anche l'assessore ai regionale ai Trasporti, Gianni Giannini, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, e il viceministro Riccardo Nencini. Viene allestito un ospedale da campo per prestare i primi soccorsi, decine di ambulanze trasportano i feriti verso i nosocomi più vicini: ad Andria, Corato, Barletta, Bisceglie, alcuni a Terlizzi, al Policlinico di Bari. I vigili del fuoco cercano di farsi largo tra le lamiere, per tirare fuori i feriti, e, purtroppo, i primi corpi senza vita. Un bilancio tragico, che si aggrava di minuto in minuto. In tarda serata, le vittime del disastro saranno almeno 27, i feriti all'incirca una cinquantina. Numeri probabilmente destinati a crescere ancora. Impossibile, ancora al momento, fare una stima attendibile di quanti fossero i passeggeri a bordo dei due treni, e ciò di conseguenza rende più difficoltoso giungere ad un bilancio definitivo della tragedia. 

VIDEO: I VIGILI DEL FUOCO SPOSTANO LE LAMIERE

I PARENTI IN ATTESA: "TELEFONI MUTI" - Nel caos dei soccorsi, mentre sotto il sole cocente si lavora per cercare di portare in salvo altri passeggeri, si ascolta per cercare di percepire ancora qualche suono, qualche richiesta di aiuto che possa provenire dalle lamiere, c'è la disperazione dei parenti, di chi è arrivato sul posto perchè su uno di quei due treni c'era suo padre, suo fratello, un suo amico. Chiedono, attendono, cercano di sapere dove sono stati portati i feriti. Sperano. Tra loro c'è una giovane donna: è convinta che suo padre fosse sul treno diretto a Bari, ma non riesce a mettersi in contatto con lui, il telefono è muto. Tra i parenti in attesa c'è un ragazzino di Corato. E' lì con il fratello. Non ha più notizie sua cognata: lavora in un centro estetico, avrebbe dovuto essere sul treno per Bari. Storie simili, lacrime, volti contratti, abbracci per cercare di sostenersi, di farsi coraggio.

SOS SANGUE - Intanto dalla Asl parte l'appello: negli ospedali c'è bisogno di sangue per i feriti. La risposta dei pugliesi arriva, rapida e generosa: nel pomeriggio, decine di persone si mettono in coda al Policlinico e negli ospedali della Bat per donare.

LE INDAGINI E LA PISTA DELL'ERRORE UMANO - "Una tragedia immane": sono le parole del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, che arriva nel primo pomeriggio sul luogo della tragedia. "Istituiremo una Commissione d'inchiesta per accertare le cause dell'accaduto", annuncia il ministro, fermandosi brevemente a parlare con i giornalisti. Parallelamente anche la Procura di Trani apre un'inchiesta contro ignoti per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Si tratterà di stabilire se a provocare la tragedia sia stato un guasto tecnico o un errore umano. Si dovrà accertare perchè, e quale dei due treni si trovasse lì in un momento in cui non avrebbe dovuto esserci. Quello in cui è avvenuto l'incidente, è uno dei tratti ancora a binario unico, e non è dotato di sistemi automatici di supervisione della linea ferroviaria. La circolazione è regolata dal 'blocco telefonico', cioè la comunicazione telefonica del via libera sul binario unico. Al momento dell'impatto, i due treni viaggiavano ad una velocità di circa 100-110 chilometri all'ora. I due convogli, ha spiegato il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, "erano ultramoderni, uno del 2005 e l'altro del 2009, dotati di sistemi frenanti efficienti". In serata, il Pm di Trani che coordina l'inchiesta, Francesco Giannella, ha spiegato che al momento l'indagine è ancora in una fase conoscitiva e che non ci sono indagati ma la Procura avrebbe le idee su una possibile pista da seguire. "Lavoriamo sull'errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale", ha detto il pm.

LA VISITA DI RENZI - "Una tragedia inammissibile", ha affermato il capo dello Stato Sergio Mattarella esprimendo il suo cordoglio. "Vogliamo che sia fatta chiarezza, su tutto", ha commentato il premier Renzi, che in serata ha raggiunto la Puglia per recarsi sul luogo della tragedia. Il premier ha annunciato anche che domani il ministro Delrio riferirà in Parlamento sull'accaduto.

*Ultimo aggiornamento ore 23.40

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