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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Libertà / Via Martiri D'Otranto

Isola pedonale permanente al Redentore, il Comitato del 'no': "Le nostre richieste inascoltate"

I residenti contrari alla chiusura al traffico di via Martiri d'Otranto: "Un progetto in cui c'è poco di ragionato. La riqualificazione? Si cominci dal rifacimento di tutti i marciapiedi, dalla pulizia continua delle strade, e dallo sviluppare nei cittadini la cultura del rispetto reciproco e civico"

"Dopo mesi di contrapposizione con il Sindaco, leggiamo sugli organi di stampa che il tanto contestato progetto di pedonalizzazione della porzione di via Martiri d’Otranto è diventato realtà. Certamente questo non ci coglie di sorpresa,  lo aspettavamo. Anche se a dirla tutta speravamo che l’amministrazione recepisse almeno in parte i nostri rilievi".  Così, in una nota, i residenti del 'Comitato Scipione Crisanzio/Redentore', che si oppongono alla pedonalizzazione dell'area, accolgono la notizia del via libera definitivo all'isola pedonale in via Martiri d'Otranto, deciso ieri dalla giunta comunale.

"Tutto è stato fatto secondo il loro progetto - si legge nella nota - al quale hanno voluto dare il rango di un’azione ragionata, condivisa ed inquadrata in un ampio progetto di riqualificazione. Purtroppo diradato subito il fumo delle parole, rimangono i fatti. Di ragionato c’è ben poco – forse solo 4 bei disegni dati continuamente in pasto agli spettatori – rimane il fatto che la viabilità è ancora più congestionata a causa della confluenza del traffico di uscita nella sola direzione di via Nicolai senza più lo sfogo frontale di via Indipendenza. Il recupero dei posti macchina con il passaggio degli stalli da paralleli a spina di pesce nel solo tratto di corso Italia tra via Martiri d’Otranto e via Petrelli, ne ha partoriti solo 5 a fronte di ben 35 venuti meno in tutta l’area attualmente interessata dal progetto. La condivisione del progetto l’avranno avuta dai residenti di via Dalmazia, di viale Japigia o via Cardinale Mimmi, che vivendo diversi chilometri distanti non conoscono gli effetti di quest’azione. Certamente non hanno condiviso con noi e con le centinaia di persone che hanno sottoscritto la nostra petizione contro la pedonalizzazione".

"Per quanto riguarda la riqualificazione - prosegue la nota del Comitato del 'no' - dobbiamo insistere sul fatto che non è la piazza ad essere il primo tassello della riqualificazione, bensì il rifacimento di tutti i marciapiedi, la pulizia continua delle strade dove viviamo, sviluppare nei cittadini la cultura del rispetto reciproco e civico che può solo rafforzarsi se il cittadino si vede rispettato da chi ci amministra.  Ricostruire un tessuto microeconomico che è l’unico elemento di sviluppo, ristrutturare la manifattura tabacchi e portarci dentro il CNR ….. a proposito dove parcheggeranno tutti quelli che ci verranno a lavorare? Dopo tutto questo, quando si realizzerà una vera riqualificazione si potrà chiedere ai residenti - con merito - se in cambio di questo nuovo quartiere sono disponibili a realizzare una piazza più grande di quella già esistente. E della sicurezza che possiamo dire? Ci auguriamo che non accada mai l’inevitabile, che la telecamera del Sindaco registrerà inutilmente per ricordargli per sempre che forse avrebbe dovuto pensare più alle necessità delle persone che a quelle della sua carriera. Nel frattempo registriamo che è sceso nel gradimento dei cittadini".

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