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Cronaca

Inizia la stagione balneare, ma i lidi non sono pronti: a Bari ci si accontenta della spiaggia libera

Attiva da oggi l'ordinanza regionale che fissa le regole negli stabilimenti per permettere l'accesso ai clienti. Nel capoluogo nessuno dei lidi privati è riuscito a riorganizzarsi in tempo: c'è chi aprirà addirittura a metà giugno

Tutti al mare? Sì ma solo nelle spiagge libere. È attiva da questa mattina l'ordinanza della Regione Puglia che di fatto ha dato il via libera alla balneazione per tutti anche sulla costa barese, seguendo anche i dettami dell'ultimo decreto governativo della Fase 2. Documento che indica anche le restrizioni che i gestori di lidi privati devono seguire per poter aprire le strutture ai bagnanti, comprensivi di distanziamento tra gli ombrelloni, controlli con termometro all'ingresso e accessi/uscite separate. Regole ferree, che ha creato non pochi problemi alle strutture in città, visto anche il poco preavviso (l'ordinanza è stata pubblicata 4 giorni fa).

Lidi privati ancora inattivi

E così girando tra i lidi privati in città, si scopre che praticamente nessuno riuscirà a riaprire prima di giugno. In alcuni casi anche a mese inoltrato, come per il lido San Francesco: "Ci stiamo ancora riorganizzando, non accetteremo clienti prima del 13 giugno" ci spiegano i gestori della spiaggia al confine con il quartiere San Girolamo. Al momento l'unico spazio attivo è il ristorante, da cui il mare si può solo guardare a distanza. Risalendo la costa barese verso nord, non troppo distante c'è il lido Adria, dove la situazione è praticamente la stessa: la riapertura è prevista infatti il 6 giugno, ai clienti è permesso solo godersi un caffé vista mare sui tavolini a ridosso della sabbia.

Sempre in zona San Girolamo, c'è poi il lido trampolino. Qui non ci sono bar o ristoranti attivi, quindi l'accesso alla spiaggia è completamente interdetto, in attesa della riapertura. All'ingresso non troviamo nessuno, quindi non resta che rifarsi alle notizie indicate sulla pagina social della struttura: la riapertura, come si legge sul sito, è prevista il primo giugno, seguendo alla lettera le linee guida arrivate dalla Regione: "Distanziamento maggiore tra gli ombrelloni; Numero massimo di ospiti per ombrellone è quello concordato in fase di abbonamento, e consentito dalle norme in vigore; Evitati assembramenti in spiaggia, sotto gli ombrelloni e al bar; Gel disinfettante disponibile in vari punti della spiaggia; Plexiglass in cassa e al bar per garantire maggiore sicurezza; Pulizia e igienizzazione più frequente dei bagni; Sanificazione iniziale delle cabine; Percorso in uscita e in entrata differenziati per l’uso delle docce". Spostandoci ancora più a nord, la situazione non cambia: il Lido Ilmaredentro a Palese, tra i primi ad aver paventato possibili soluzioni all'estate al tempo del Coronavirus quando le linee guida ancora non erano state definite, riaprirà il 6 giugno. E per garantire la sicurezza dei bagnanti si è affidata alla tecnologia: è stata prevista la prenotazione degli ombrelloni attraverso l'app 'Cocobook'

Bagnanti sulle spiagge libere

Chi vive a San Girolamo, però, non si è fatto bloccare dai ritardi nelle aperture dei lidi privati e ha optato per il tratto di spiaggia libera di fianco al lido 'Trampolino', sfruttando la bella giornata con temperature estive.

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Stesso discorso per la costa sud: se lo stabilimento 'Il Trullo' sul lungomare Alfredo Giovine è ancora inagibile, da Pane e Pomodoro a Torre Quetta i bagnanti hanno iniziato a invadere - teli e abbronzante alla mano - i lidi comunali, concedendosi un primo bagno (autorizzato) di stagione. E anche qui, tra le transenne non ancora rimosse che vietavano i bagni nel week-end, c'è chi non segue del tutto le regole del distanziamento e si concede una partita di pallone.

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