India: i marò restano in carcere per altre due settimane
Il giudice di Kollam ha disposto il prolungamento della carcerazione preventiva per i due militari pugliesi. Attesa per l'esito delle perizie balistiche che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. De Mistura ai familiari: "Dobbiamo essere pronti a tutto"
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone restano in carcere. Questa mattina i due militari pugliesi sono comparsi davanti al giudice di Kollam, il quale ha disposto il prolungamento della misura di carcerazione preventiva per altri 15 giorni. Nel corso della giornata odierna dovrebbe teneresi un'altra delicata udienza, quella relativa al ricorso sulla giurisdizione presentato dalla difesa dei due marò.
Potrebbero passare invece altre due settimane prima di ottenere gli esiti delle perizie balistiche compiute sulle armi dei due militari, dai quali dipenderanno gli sviluppi futuri della vicenda. A sottolineanrlo è stato il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, che sabato a Palazzo di Città ha incontrato i familiari dei militari pugliesi.
"Se i reperti balistici - ha detto de Mistura ai familiari - indicassero che quei colpi che hanno ucciso due pescatori non fossero dei proiettili che provengono da armi italiane, la cosa si chiude lì nel giro di un mese. Qualora invece, malauguratamente, ma tutto è possibile e dobbiamo essere sempre pronti a tutto - ha aggiunto - i proiettili fossero identificati come quelli usati dalle forze armate italiane, la strategia è chiara: tutti possono sbagliarsi, anche i migliori marò del mondo. Le circostanze possono essere tali che questo può avvenire". "Rimane il fatto - ha rilevato poi De Mistura - che non volevano in questo caso mai colpire dei pescatori. Potevano pensare che erano dei pirati. In condizioni del genere ricordiamoci che un militare va sempre giudicato a casa propria. Altrimenti - ha concluso il sottosegretario - il precedente sarebbe terribile, non soltanto per l'Italia e noi ci difendiamo su questo. Ma sarebbe terribile per gli americani, gli inglesi, i francesi, i cinesi e gli indiani".