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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Millantato credito", nuove accuse per il consigliere regionale Mazzarano

Nell'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Bari Sergio di Paola i pm Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis hanno contestato al consigliere Pd, già imputato insieme a Gianpaolo Tarantini, un nuovo presunto episodio di millantato credito

Nuove accuse nei confronti di Michele Mazzarano, consigliere regionale del Partito Democratico, imputato a Bari per millantato credito e illecito finanziamento ai partiti in concorso con l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini. Nell'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Bari Sergio di Paola i pm Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis hanno contestato a Mazzarano un nuovo presunto episodio di millantato credito. I fatti si riferiscono al 2008. Stando alle dichiarazioni di Tarantini, il consigliere regionale del Pd avrebbe ottenuto per il tramite dell'imprenditore, 60mila euro da Michele D'Alba, presidente della cooperativa di Foggia 'Tre fiammelle', perché questa ottenesse l'appalto per il lavanolo nella Asl di Taranto. La nuova imputazione, già contenuta negli atti del fascicolo a carico di Mazzarano e Tarantini ma mai contestata formalmente, dovrà essere formalizzata con un avviso di conclusione indagini che sarà notificato a Mazzarano e, in futuro, il procedimento potrebbe essere riunito a quello già in fase di udienza preliminare. Mazzarano e Tarantini torneranno davanti al gup il prossimo 10 aprile, quando si deciderà anche sulla competenza territoriale. Nel novembre scorso, infatti, il difensore di Mazzarano, l'avv.Gianni Di Cagno, ha sollevato un'eccezione chiedendo che il processo fosse trasferito a Taranto per competenza. In questo procedimento la Procura contesta a Mazzarano un episodio di illecito finanziamento ai partiti relativo a 10mila euro ricevuti dalla società di Tarantini per il concerto di chiusura della campagna elettorale del Pd per le elezioni politiche del 2008, in cui Mazzarano non era candidato. Il consigliere regionale del Pd è imputato anche per millantato credito per aver promesso a Tarantini di intercedere presso la Asl di Taranto per agevolare una delle sue società nell'aggiudicazione di una gara in cambio di 50mila euro. Promessa riferita da Tarantini agli inquirenti, che non avrebbe avuto alcun seguito.

LA DIFESA: "SORPRENDE LA NUOVA ACCUSA" - "Sono trasecolato. La Procura della Repubblica aveva raccolto le dichiarazioni di Tarantini sui presunti rapporti tra Mazzarano e D'Alba sin dal 6 novembre 2009, e le indagini sulla vicenda erano cessate nel luglio 2010 con il deposito dell'informativa di polizia giudiziaria".  Ha commentato all'ANSA l'avv.Gianni Di Cagno, difensore di Michele Mazzarano. "E' davvero sorprendente - dichiara il legale - che a distanza di tre anni la Procura riscopra una vicenda che era lecito ritenere archiviata, anche considerato che la nuova accusa appare fondata sempre e solo sulle dichiarazioni di una persona che la stessa procura di Bari ritiene avere mentito all'autorità giudiziaria".
(ANSA)

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