"Qui in Puglia c'è voglia di lavorare. A Miragica assumiamo anche i 40enni"
L'ad del parco divertimenti di Molfetta, Stefano Cigarini, interviene sulle polemiche relative a turn-over e condizioni lavorative: "Non volevamo criticare nessuno, ma non mi spiego il 30% di abbandoni dopo i primi giorni di impiego"
"Continueremo a vagliare tutte le candidature, anche quelle dei 40enni che vogliono far parte del nostro staff. L'importante è che si sappia quello che offriamo come condizioni e qualità del luogo di lavoro". L'amministratore delegato di Miragica, Stefano Cigarini, risponde alle polemiche suscitate dallo 'sfogo' di ieri dove aveva manifestato la propria sorpresa nel non riuscire a trovare "ragazzi disposti a lavorare sacrificando le vacanze estive o festivi".
Un lavoro da complessivi 800 euro al mese se si è impiegati in modo continuativo che diventano 200 se si lavora solo le 8 ore del sabato, il giorno più affollato della settimana nel luna park molfettese: "Lo sappiamo, non è l'impego dei sogni e il rapporto d'impiego nella gran par parte dei casi non è continuativo, la paga non è eccezionale trattandosi di un compito che richiede fatica e attenzione. L'azienda questo può offrire al momento. Ciò che non capisco - prosegue - è come possa esserci il 30% di abbandoni in corso d'opera, ovvero dopo solo pochi giorni". Le motivazioni, secondo Cigarini sarebbero le più svariate: "Alcuni ci hanno raccontato che non volevano lavorare sino a tardi o nei weekend e persino di non accettare la perdita dell'indennità di disoccupazione". Nelle sue frasi non si nota nessuna provocazione o improvvisa volontà di cercare personale, anche perchè i dati dell'anno precedente attestano come "Miragica abbia sostanzialmente gli stessi lavoratori del 2012".
Dunque, si tratta del solito anatema verso il Sud e la generazione 'degli sfaticati'? Per l'ad invece è un caso riscontrato anche nell'altro parco gestito dal gruppo, a Roma: "Qua in Puglia con noi ci sono tantissimi giovani validi e capaci. Alcuni loro li abbiamo anche chiamati per l'evento di Capodanno organizzato nel Rainbow Magic-Land di Roma poichè avevamo bisogno urgente di manodopera, pagando loro il viaggio e 120 euro per una notte di lavoro". Un segnale nel rapporto, quello con il territorio, che può dirsi in fase di crescita e consolidamento: "Siamo inseriti in un settore strategico dell'economia regionale come quello del turismo, abbiamo dei riscontri positivi con un aumento del 12% dei visitatori rispetto allo scorso anno, anche grazie ad alcune nuove attrazioni. Non abbiamo inteso denunciare nessuno, nè tantomeno esprimere delle critiche verso qualcuno o qualcosa".
L'ad smentisce categoricamente anche alcune versioni che dipingevano l'ambiente lavorativo di Miragica con tratti poco chiari: "Siamo un'azienda che si rivolge al pubblico e siamo controllati da loro, ogni momento. Non posso rispondere di casi singoli, ma so che ci sono condizioni di serenità assoluta tra i lavoratori. E' un luogo sano che permette anche di crescere, dove i migliori possono fare carriera, senza preclusioni".