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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Emergenze inquinamento in mare: è barese il nuovo sistema hi-tech

A realizzare 'Mlv' l'azienda pugliese Cle: la piattaforma, già in uso a Taranto, è stata presentata con successo durante la kermesse internazionale 'Interspill' di Amsterdam. Raccoglie e rielabora i dati in caso di incidenti o svernamenti

Una piattaforma informatica per raccogliere ed elaborare informazioni nelle situazioni di emergenza in caso di incidenti e sversamento in acqua di inquinanti, minimizzando e migliorando notevolmente i tempi di intervento: il progetto Mlv, condotto dall'azienda barese Cle, già in uso nel Porto di Taranto, varca i confini nazionali e ottiene riscuote consensi alla 'Interspill' di Amsterdam, kermesse internazionale sull'inquinamento da idrocarburi in mare. L'innovativo meccanismo ha richiesto oltre 3 anni di studi e lavori.

"Abbiamo realizzato una piattaforma It - spiega il project manager Oronzo Berlen - a supporto della gestione delle attività anti-inquinamento marino. E' accessibile con browser e anche da dispositivi mobili e integra sistemi di telecamere, infrarossi e ultravioletti, ma anche rilevatori di posizione, permettendo di agire con rapidità, spesso fattore decisivo nelle emergenze. Stiamo lavorando per integrare la piattaforma con ulteriori radar specializzati e mappe". A Taranto la piattaforma è una realtà, essendo stata utilizzata un paio di mesi fa quando vi è stata la caduta di alcuni bracci di una gru.

Nell'evento olandese, l'Cle, 50 dipendenti, cuore e 'cervello' baresi con sedi anche a Milano e all'estero, ha riscosso grandi consensi: "C'è molto interesse - racconta Berlen - da parte di operatori internazionali, dall'Asia, all'America, fino all'Africa. Un importante esperto del settore, consulente per il disastro ambientale della piattaforma Deepwater nel Golfo del Messico, ha dichiarato che se vi fosse stato questo strumento, tutto sarebbe stato molto più semplice".

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