In fuga a bordo dell'auto rubata, scatta inseguimento sulla statale 16: presi due giovani
Braccati dai carabinieri da Bisceglie a Santo Spirito, i fuggitivi poi hanno abbandonato la vettura a centro strada. Inutile il tentativo di dileguarsi a piedi: i due 20enne sono stati fermati. Caccia al terzo complice
In fuga lungo la statale 16 da Bisceglie a Santo Spirito, a bordo dell'auto rubata, cercando di sfuggire ai carabinieri. Ma lo spericolato tentativo - almeno per due dei tre fuggitivi - si è concluso con l'arresto, nonostante l'aggressione ai militari per sottrarsi al fermo.
L'inseguimento e l'auto abbandonata sulla statale 16
Protagonisti dell'inseguimento tre soggetti, intercettati a Bisceglie mentre erano a bordo di una Fiat 500, risultata rubata poco prima a Palese. E' così scattato l'intervento dei militari della locale Tenenza e delle pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile di Molfetta, che hanno individuato l'auto nei pressi dello svincolo Molfetta Nord. E' iniziato, quindi, un pericoloso inseguimento, protrattosi per diversi chilometri, sino a quando, giunti allo svincolo di Bari Santo Spirito, i malviventi, vistisi ormai braccati e raggiunti dai militari, hanno abbandonato l'auto nel bel mezzo della carreggiata.
L'aggressione ai carabinieri e l'arresto
Inutile si è rivelato però anche il tentativo di fuga a piedi per le campagne. Dopo un breve inseguimento i tre sono stati raggiunti, ma si sono scagliati contro i carabinieri nel tentativo di sottrarsi al fermo. Alla fine, due malviventi sono stati arrestati, mentre un terzo è riuscito a fuggire. In manette sono finiti due ventenni, rispettivamente di San Pio e Palese. Dopo la convalida del fermo, sono stati condotti in carcere: dovranno rispondere di violenza, resistenza a pubblico ufficiale, furto e ricettazione. Un Vice Brigadiere del Nucleo Radiomobile di Molfetta, ha riportato contusioni ed è dovuto ricorrere a cure sanitarie per saturare le ferite provocategli dai malfattori durante le fasi concitate del fermo.
La refurtiva recuperata
All’interno dell’auto sono state ritrovate diverse lattine di olio, strumenti di effrazione e due trapani che, come poi emerso da ulteriori indagini, erano stati asportati da un garage di Bisceglie, in danno di un ignaro cittadino. Sono ancora in corso indagini per identificare il terzo complice.