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Cronaca San Pasquale / Via Giuseppe Re David

Panetti, niente assemblea d'istituto per chi ha partecipato alla marcia contro le mafie

A denunciare la situazione l'Uds. La preside Matteo: "I rappresentanti non mi hanno interpellato, spingendo i ragazzi a marinare la scuola. Ho voluto dare loro l'esempio"

Niente assemblea d'istituto per gli studenti dell'istituto Panetti di Bari che hanno partecipato alla marcia contro le mafie dello scorso 21 marzo. La scelta arriva dalla preside Eleonora Matteo e ha creato un moto di proteste che si è propagato anche al di fuori delle mura della scuola. 

A denunciare la situazione è stata infatti l'associazione studentesca Unione degli Studenti . "Siamo sconvolti da quanto accaduto - spiega il coordinatore dell'Uds di Bari Davide Lavermicocca -. Non possiamo accettare violazioni ai diritti degli studenti e delle studentesse di questo tipo all’interno dei nostri istituti: abbiamo diritto a svolgere un’assemblea d’Istituto al mese alla quale possono partecipare tutti indistintamente. Quanto fatto dalla Dirigente dell’Istituto “M. Panetti” di Bari è inaccettabile ed antidemocratico". 

La dirigente scolastica invita invece a calmare i toni, rigettando ogni accusa di imposizione. "Ho solo voluto dare l'esempio - ha commentato la Matteo -, perché so che i rappresentanti di alcune classi hanno inviato un messaggio agli studenti dicendo loro che il 21 era sciopero e dovevano andare al corteo. Questo senza che mi fosse stato chiesto il permesso di far partecipare le classi. Se lo avessero fatto li avrei mandati io stessa, visto che ogni anno partecipiamo al corteo come scuola". Da qui la scelta di indire un'assemblea d'istituto il 30 marzo a cui hanno partecipato solo i rappresentanti delle classi che hanno chiesto il permesso per partecipare alla marcia, mentre gli altri sono usciti anticipatamente. "È stato un bel momento di discussione - conclude la dirigente - perché abbiamo spiegato ai presenti cosa rappresenta davvero la marcia, visto che alcuni studenti la vedono come un'occasione per non venire a scuola". 

Il corteo contro i test Invalsi - Altro tema scottante che sta generando le proteste da parte degli studenti è quello dei test Invalsi, che l'Uds ha sempre osteggiato. "Oggi all’interno delle nostre scuole - prosegue Lavermicocca - è in atto un fortissimo attacco alla democrazia e al protagonismo studentesco. Non possiamo restare in silenzio: il 9 maggio, data di somministrazione dei test Invalsi, torneremo nelle piazze per costruire un altro modello di scuola a partire dalle nostre discussioni".

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