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Cronaca Libertà / via Tenente Casale

Omicidio dottoressa Paola Labriola, "L'assassino pretendeva soldi"

Secondo alcune testimonianze, l'aggressore si era recato dalla psichiatria per chiederle dei soldi. Al rifiuto della donna, è scattata la furia omicida

Aveva bisogno di soldi, e per questo si sarebbe recato presso il Centro di salute mentale in via Tenente Casale, al quartiere Libertà, entrando nello studio della dottoressa Paola Labriola.

Secondo alcune testimonianze, non era la prima volta che l'uomo, Vincenzo Poliseno, 44 anni, in cura presso il Sim del quartiere San Paolo e con un passato da tossicodipendente, si presentava nel centro. Secondo quanto si è appreso finora, questa mattina verso le 7 l'uomo era passato dal suo centro di riferimento. Avendolo trovato chiuso, si era recato nella sede della circoscrizione Libertà pretendendo dei soldi, ma era stato allontanato. Quindi ha raggiunto il Sim, avanzando la stessa pretesa alla dottoressa Labriola. Sarebbe stato proprio il rifiuto della donna a far scattare la furia omicida: il 44enne ha estratto un vecchio coltello da cucina che, probabilmente, si era portato da casa, e ha colpito ripetutamente la dottoressa fino ad ucciderla.

Pare inoltre che nei mesi scorsi i dipendenti del Centro avessero chiesto la presenza di una guardia giurata, ma la loro richiesta era stata rifiutata per mancanza di fondi.

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