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Cronaca

Omicidio Nicola Massari, assolto il nipote: il pm aveva chiesto l'ergastolo

Uno dei due sospettati per l'omicidio del 55enne, avvenuto il 13 luglio 2011 al San Paolo, era il nipote 31enne. E' stato assolto per insufficienza di prove insieme al presunto complice

La Corte d'assise di Bari ha assolto 'per non aver commesso il fatto' i due imputati per l'omicidio di Nicola Massari, pregiudicato 55enne ucciso con tre colpi di pistola il 13 luglio 2011 nella sua abitazione al quartiere San Paolo di Bari.

Accusati di concorso in omicidio volontario premeditato, rapina (un Rolex che il 55enne aveva al polso) e detenzione illegale di arma da fuoco, il nipote della vittima, il 31enne Giuseppe Massari, detto 'Balena', e il convivente di un'altra nipote, il 27enne Vito Romito. Per Massari il pm Francesco Bretone aveva chiesto la condanna alla pena dell'ergastolo, per Romito 22 anni di reclusione. Per Massari, detenuto per il delitto dal novembre 2011, è stata disposta l'immediata scarcerazione.

Dopo la sentenza i suoi parenti hanno esultato all'esterno del Tribunale di piazza De Nicola gridando: "Giustizia è stata fatta". Romito fu fermato assieme a Massari ma il gip non convalidò il fermo e lo rimise subito in libertà. Massari, difeso dall'avvocato Raffaele Quarta, era ritenuto l'esecutore materiale, mentre Romito, difeso da Daniela Castelluzzo, secondo l'accusa guidava la moto con cui i presunti assassini avevano raggiunto il luogo dell'agguato.

Entrambi sono stati assolti con formula cosiddetta dubitativa a cui il giudice ricorre quando la prova manca, è insufficiente o contraddittoria. Secondo quanto accertato dagli investigatori della squadra mobile, Massari avrebbe preteso soldi dallo zio per l'acquisto di droga e durante il litigio avrebbe poi sparato con una pistola calibro 3,80.
(ANSA)

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