Freddato a colpi di pistola al mercato rionale: un arresto per l'omicidio di Orazio Porro

Un omicidio voluto per dimostrare, ad avversari e affiliati, il controllo assunto dal gruppo Caracciolese-Fiore sul quartiere San Pasquale, e ribadire la 'leadership' del boss Giacomo Caracciolese, conquistata all'interno dello stesso sodalizio criminale in seguito alla detenzione del capoclan Giuseppe Fiore. Sarebbe stato questo il contesto in cui, il 25 marzo 2009, si consumò l'agguato costato la vita al 53enne Orazio Porro, ucciso con un colpo d'arma da fuoco alla testa nel mercato rionale di via Nizza.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Bari e coordinate dalla Dda, basate su attività tecniche, testimonianze, su informazioni già acquisite in precedenti indagini, e anche su dichiarazioni di recenti collaboratori di giustizia,  hanno portato oggi all'arresto del presunto responsabile dell'omicidio, il 34enne Antonio Moretti. Moretti, considerato uomo di fiducia dei Caracciolese, è stato raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare nel penitenziario di Lecce, dove è già detenuto per altri reati. 

Secondo quanto ricostruito dagli investgatori, Porro, ex collaboratore di giustizia, forte del suo trascorso criminale, aveva iniziato ad imporre il 'pizzo' ai danni di esercizi commerciali del quartiere San Pasquale. Un comportamento che fu inteso come segnale dell’intenzione di espandersi, da un punto di vista criminale, su un'area che però era già sottoposta al controllo dei Fiore-Caracciolese. Di qui sarebbe scaturita la decisione del sodalizio criminale di eliminare Porro.

Per l'omicidio, era stato già processato e poi assolto con sentenza passata in giudicato lo stesso boss Giacomo Caracciolese, poi ucciso in un agguato nell'aprile 2013.