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Cronaca

Omicidio Sifanno, il boss Misceo condannato a 30 anni in appello. Assolto e scarcerato il figlio

Il delitto nel 2014. Giuseppe Misceo, assolto in primo grado, è stato ritenuto mandante. Rimesso in libertà il figlio Paolo, precedentemente condannato con l'accusa di aver offerto supporto logistico al gruppo di fuoco

Assolto in primo grado "per non aver commesso il fatto", condannato a trenta anni di reclusione in appello. I giudici della Corte di Assise di Appello di Bari hanno ribaltato la sentenza per il boss barese Giuseppe Misceo, riconoscendolo quale mandante dell'omicidio di Donato Sifanno, avvenuto nel 2014 al quartiere San Paolo.

Sifanno, nipote del boss Giuseppe Mercante, fu ucciso la sera del 15 febbraio a colpi di kalashnikov. Ad ordinare quell'omicidio, secondo quanto stabilito dai giudici d'appllo con la loro sentenza, fu Giuseppe Misceo.

E' stato invece assolto e scarcerato il figlio del boss, Paolo Misceo, difeso dagli avvocati Nicola Quaranta e Giancarlo Chiariello. In primo grado, era stato condannato a 14 anni di reclusione con l'accusa di aver fornito supporto logistico al gruppo di fuoco. E' tornato in libertà dopo tre anni in cella.
 

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