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Cronaca

Aggredito mentre faceva il suo lavoro: vicini a Marcello, il nostro collega di BrindisiReport vittima di un vile pestaggio

Marcello Orlandini, giornalista e direttore della testata del gruppo editoriale Citynews, è stato colpito a calci e pugni da un gruppo di persone la notte scorsa ad Ostuni, dove si era recato per documentare un grave fatto di cronaca

Aggredito con calci e pugni, picchiato da un gruppo di almeno dieci persone, che lo hanno bloccato e fatto cadere per terra, continuando a colpirlo. Marcello Orlandini, giornalista e direttore responsabile della testata del gruppo Citynews, BrindisiReport, la notte scorsa si era recato in contrada Malandrino, nelle campagne di Ostuni, semplicemente per fare il suo mestiere. Come chissà quante altre volte, Marcello si era recato sul posto, per raccogliere informazioni su un grave fatto di cronaca: la morte di una donna, uccisa, secondo una prima ricostruzione, da un colpo d'arma da fuoco esploso accidentalmente dal marito.

Mentre si avvicinava alla villetta, Marcello è stato fermato da un uomo che gli chiedeva chi fosse: pensando di trovarsi di fronte ad un poliziotto in borghese, il collega si è qualificato come giornalista. E' stato a quel punto che è partito il brutale pestaggio: gli aggressori si sono moltiplicati, lo hanno colpito sul torace, in testa, sulla schiena, mentre lui chiamava aiuto. L'intervento di un poliziotto, richiamato dalle urla, ha messo fine alla vile aggressione. Marcello ha trascorso la notte al pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni: gli accertamenti cui è stato sottoposto, tra cui una Tac toracica, hanno escluso lesioni interne, ma dovrà restare sotto osservazione per 48 ore. Nel frattempo, nelle prossime ore sporgerà denuncia in modo da far partire gli accertamenti per risalire agli autori dell’aggressione.

Tutto il gruppo editoriale Citynews si stringe oggi attorno al collega e amico Marcello Orlandini. Sessantasette anni, Marcello è fra i marcello-orlandini-2-2-2decani del mestiere, un maestro a cui fare riferimento per un consiglio attento e oculato, un giornalista di grande esperienza che ne ha viste già tante, nella vita, ma che, forse, non pensava di dover finire egli stesso nelle pagine di cronaca, vittima di una vile aggressione. Facciamo nostre le parole di Emilio Faivre, collega e direttore responsabile di Lecceprima:

"E’ una professione difficile, quella di informare. I cronisti si trovano spesso in situazioni complesse, mossi da un unico intento: raccontare ai cittadini fatti spesso delicati, in cui a volte è difficile anche trovare le parole, pur nella consapevolezza che occorra sempre e comunque garantire il pezzo. Le minacce sono quasi all’ordine del giorno, così come le denunce temerarie, perché i giornalisti si trovano ad affrontare temi delicati, a volte esposti ad ambienti criminali o, comunque, ambigui. Facendo emergere il malaffare, sondando nei lati oscuri della società, e, quindi, spesso osservati con astio da chi vorrebbe imporre il bavaglio. O magari trovandosi a documentare per strada, con i pericoli della strada, episodi di particolare gravità. Quanto avvenuto a Marcello è un rischio da mettere sempre in conto. Ma conosciamo la sua stoffa, lui non si fermerà e non si scoraggerà. E noi, ne seguiremo l’esempio".

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