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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Libertà / Via Hrand Nazariantz

Palagiustizia, Laudati attacca: "Il presidio della legalità in una struttura illegale"

Intervenuto alla presentazione del Rapporto Ecomafie 2012 di Legambiente, il procuratore capo di Bari ritorna sulla questione relativa all'agibilità del palazzo di via Nazariantz

Il presidio della legalità sul territorio costretto ad operare in una condizione di "illegalità ambientale e di illegalità urbanistica". Una "contraddizione", quella legata alla situazione degli uffici giudiziari baresi, di cui è tornato a parlare oggi il procuratore capo Antonio Laudati a margine della presentazione del Rapporto Ecomafie 2012 di Legambiente.

"L'ufficio che deve tutelare l'ambiente, la legalità e l'urbanistica, - ha sottolineato Laudati - è quello che si trova nella struttura più illegale, più contro l'ambiente, più contro la salute di tutte. E' una contraddizione tipica del nostro territorio, che è capace di grandissime risorse, energie, e poi di cadute verticali".

"Come è possibile - ha aggiunto ancora il capo della Procura barese - che la Procura non venga inserita nei siti sensibili, cioé tra quegli edifici che devono avere una normativa urbanistica e una normativa antisismica, che deve garantire che quel palazzo deve essere uno degli ultimi a cadere?". Paradossale, secondo Laudati, il fatto che nonostante il numero delle persone che vi operano e le funzioni svolte, nessuna legge abbia mai previsto di includere anche gli uffici giudiziari in questa lista.

Laudati ha poi ribadito che quello delle condizioni del Palazzo di giustizia di Bari "é un nervo scopertissimo", con una situazione "oramai insostenibile". "Sia io sia il presidente del tribunale - ha detto - abbiamo chiesto l'intervento delle massime autorità nazionali. In questo momento dobbiamo trovare la capacità e la sinergia per individuare immediatamente delle soluzioni alternative".

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