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Cronaca Palese - Macchie

Camusso in visita al Cara: "Leggi e tempi certi per chi chiede asilo e lavoro"

Il segretario della Cgil ha effettuato un sopralluogo al Centro di Palese che ospita 1400 migranti: "Bisogna avere una logica di accoglienza e dare prospettive future"

"Io credo che quest'esperienza, come tante altre, insegnino che bisogna fare gare che prevedano il rispetto dei diritti dei lavoratori e il rispetto delle condizioni di chi ospitiamo, che bisognerebbe ospitare per un tempo breve e che hanno diritto ad avere risposta in fretta". A dichiararlo il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che questa mattina ha visitato il Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara), di Palese, struttura che ospita circa 1400 persone, nonostante la capienza sia di 800. Di pochi giorni fa l'episodio della sassiaola tra alcuni ospiti e le Forze dell'Ordine che stazionano nel centro, con un bilancio di 7 feriti tra carabinieri e poliziotti. Camusso ha affermato che, in materia di immigrazione "bisogna pensare a come è fatta oggi la nostra legge, ai tempi che ha. Bisogna pensare al fatto che in tante situazioni i lavoratori che sono dall'altra parte, quelli che devono dare le risposte, sono pochi e non hanno i mezzi". 

Susanna Camusso in visita al Cara di Palese

Per il segretario generale Cgil "bisogna provare a costruire - ha aggiunto - una certezza legislativa e un iter rapido che permetta a queste persone di sapere e avere prospettive. Questo non riguarda tanto i centri per il richiedente asilo, a parte che ci vorrebbe una nuova legislazione anche su questo tema. Ma bisogna avere una logica di accoglienza" perché "è chiaro che fuori da qui si scontrano con una legge sul lavoro più costruita sull'idea del respingere che non sull'idea dell'accogliere e integrare. Dall'incontro che abbiamo avuto con gli ospiti di questo centro - ha proseguito - viene un riconoscimento dell'attenzione rispetto ai problemi fondamentali dell'alloggio, ma viene una fortissima richiesta di avere documenti e lavoro. Quindi, risposte rapide rispetto alle loro richieste, ai ricorsi e alla possibilità di avere il permesso di soggiorno come condizione per poter cercare lavoro e poter avere una prospettiva".

"Ci sono persone nei centri da troppo tempo - ha concluso - e rischiano di non avere neanche più la speranza di una soluzione". Secondo Camusso "sono meglio le piccole strutture - ha rilevato - che non le grandissime strutture. Gli operatori del centro ci hanno raccontato di una idea che a un certo punto ha avuto il ministero, di fare le gare al massimo ribasso, determinando ulteriori complicazioni rispetto alla vita del centro. Ci sono sicuramente - ha concluso - situazioni peggiori di questa in giro per l'Italia, però ci dovrebbe essere una regola generale che determina numeri che sono ragionevoli".

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