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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

San Martino nel parco di via Gargasole, al via la costruzione condivisa del giardino: "Pronto per marzo"

L'area nell'ex caserma Rossani ospiterà quattro laboratori pubblici per realizzare arredi, piantumazioni e decorazioni che andranno a migliorare la fruibilità del 'bosco urbano'

Il sole dell'estate di San Martino, intervallato da qualche nuvola, 'riscalda' il nuovo giardino di via Gargasole, secondo pezzo, dopo l'Urban Center, della vecchia area che ospitava la Caserma Rossani di Bari ad essere restituito ai cittadini dopo i lavori effettuati nei mesi scorsi. Entro primavera, l'area sarà completamente trasformata grazie ai 4 progetti vincitori del bando promosso dal Comune per creare il vero e proprio parco attraverso autocostruzione di arredi e giardinaggio partecipato. Le iniziative sono state presentate questa mattina proprio nella palazzina dell'Urban Center: dopo, nel giardino, si è svolta una 'scampagnata' per avviare le prime attività: "E' bene specificare - spiega l'assessore cittadino all'Urbanistica - Carla Tedesco - che le associazioni vincitrici non hanno avuto in concessione lo spazio. I progetti porteranno alla costruzione del parco con cittadini, associazioni di giovani artisti, architetti ed esperti di botanica attraverso laboratori di giardinaggio condiviso, creando aiuole, cespugli, aree per nonni e bambini, pannelli e recinzioni con decorazioni di street art. Si tratta di un passo ulteriore per il recupero completo dell'area dell'ex Rossani, estesa per 8 ettari, con un processo che prevede tempi differenti. L'importante è che vi sia una riappropriazione progressiva dello spazio da parte dei cittadini". Gli altri tre progetti attendono di superare i passaggi burocratici: per il parco, l'architetto Massimiliano Fuksas ha consegnato il progetto esecutivo e sono in fase di valutazione alcune integrazioni chieste dalla Ripartizione Lavori Pubblici, prima di proseguire con l'iter. L'altro 'pezzo', ovvero il polo Bibliotecario Regionale, potrebbe vedere i primi lavori nel 2018 mentre per l'insediamento dell'Accademia delle Belle Arti si attende il sì del Consiglio comunale per consentire il trasferimento delle somme dalla Città Metropolitana al Comune e avviare il bando di progettazioni. 

I quattro progetti per il parco di via Gargasole

Complementari e creative le iniziative che cambieranno il volto del giardino Gargasole. La prima riguarda Garden Faber e Paesaggi Meridiani il cui progetto permetterà la realizzazione di mini-isole di paesaggio attorno alle piccole querce che vi sono nell'area: "Saranno progettate e realizzate in forma collettiva - spiega l'architetto Giorgia Lubisco - interpretando il giardino come luogo dinamico. A dicembre lavoreremo con le scuole mentre tra gennaio e febbraio saranno effettuati progettazioni e lavorazioni". Da Lan_Laboratorio Architetture Naturali, invece, l'idea di un padiglione con talee del salice intrecciate: "Si tratterà - spiega Francesco Poli - di una struttura vivente di circa 4 metri di diametro, uno spazio di riparo e da adibire a luogo per eventi. Lavoreremo anche sui recinti e le definizioni spaziali del parco con punti di sosta e ombreggiatura. Cominceremo, però, da un piccolo rudere in tufo dandogli un carattere architettonico e funzionale". Entro Natale dovrebbe essere già pronto. Per il padiglione, invece, bisognerà aspettare i primi mesi del 2018. Nell'area di via Gargasole spazio anche alla street art con il progetto condiviso di Pigment Room, Spazi Mobili e Fractal: "Da dicembre - spiega Mario Nardulli - effettueremo i primi incontri con le scuole coinvolgendo bambini dagli otto ai nove anni. Svilupperemo interventi artistici attraverso tecniche del collage e del disegno, per intervenire sulle pannellature all'esterno. L'altra idea, invece, è quella di riqualificare una parete accanto alle palazzine, con un intervento decorativo senza modificare la natura esistente". Infine, botanica e piante saranno al centro delle proposte di Orto Circuito e Masseria dei Monelli: "Per noi  - affermano gli esperti botanici delle due associazioni - è la realizzazione di un sogno da tempo auspicato, quello di un bosco sociale urbano in un luogo del cuore. Con il progetto Bosco di Gargasole e Pantaluna, realizzeremo un orto con coltivazioni sperimentali, un frutteto di piante antiche e medicinali, ma salvaguarderemo anche le preziose orchidee che abbiamo trovato in una zona del giardino". Il parco, dunque, comincia ad aprirsi alla cittadinanza, inizialmente ai progetti (ad ingresso libero) delle associazioni e poi, da marzo, in forme più ampie, ancora da definire, in vista della bella stagione.

Decaro: "Spazio si apre alla città"

Al 'picnic' di San Martino ha preso parte anche il sindaco Antonio Decaro: "Nella Caserma Rossani avevamo detto zero volumi in campagna elettorale, - afferma il primo cittadino -, oggi possiamo modificare quello slogan in ‘nella Caserma Rossani zero volumi mille persone’. Questo spazio finalmente si apre alla città attraverso i cittadini, che ancora una volta dimostrando di volersi riappropriare dello spazio pubblico per ‘coltivarlo’ nel vero senso della parola. Oggi tante famiglie con bambini hanno partecipato a questa prima apertura pubblica, bambini che non sanno per quanto tempo la Caserma Rossani è stato solo un grande spazio al di là di un muro. Quei bambini hanno imparato che questo da oggi è un luogo pubblico, un giardino che appartiene a loro e come tale impareranno a conoscerlo".

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