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Cronaca

Parente investito e ucciso per "incassare risarcimento assicurativo": chieste tre condanne a 30 anni

E' la richiesta della Procura di Bari nei confronti di tre persone accusate di aver progettato la morte di Girolamo Perrone: imputati Anna Masciopinto, suocera della vittima, suo fratello Vito D'Addabbo e il pregiudicato Michele Caringella

Tre condanne a 30 anni di reclusione per altrettanti imputati: è la richiesta della Procura di Bari nei confronti di tre persone accusate di aver progettato la morte di un familiare, Girolamo Perrone, facendolo investire da un'auto, con l'obiettivo di ottenere un risarcimento dall'assicurazione.

I tre imputati sono Anna Masciopinto, suocera della vittima, suo fratello Vito D'Addabbo e il pregiudicato Michele Caringella: sono accusati di omicidio volontario premeditato e truffa assicurativa. I tre sono stati arrestati a gennaio 2018. 

L'inchiesta dei Carabinieri, coordinata dal pm Luciana Silvestris, riguarda un incidente avvenuto sulla strada provinciale Adelfia-Cassano Murge, il 5 ottobre del 2016. In quell'occasione, i militari trovarono sul posto D'Addabbo, conducente della Fiat Punto e responsabile dello schianto, il quale riferì di aver investito un passante che aveva attraversato improvvisamente la strada: il 24 enne morì alcuni giorni dopo a causa delle ferite riportate. Secondo gli inquirenti a organizzare l'incidente sarebbe stato Caringella assieme alla donna. Il processo, dinanzi al gup di Bari, Rosa Anna Depalo, vedrà le arringhe il prossimo 12 luglio.

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