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Cronaca

La storia delle ostetriche pugliesi, levatrici del nuovo millennio: "Il parto in casa, più benessere per mamma e bimbo"

Sempre più donne scelgono di 'ritornare' al passato per dare alla luce il proprio figlio: una tradizione che si rinnova, al passo con la scienza, grazie a un gruppo di professioniste

Nove mesi in dolce attesa, pensando al fatidico giorno in cui dare alla luce il proprio bambino. Un momento indimenticabile evolutosi di pari passo con lo sviluppo delle scienze mediche. Il parto in ospedale è diventata la routine solo dal secolo scorso, un arco di tempo limitato se si considera la naturalezza di un gesto ovviamente insito nella specie umana. Nel 2018 c'è però chi opta per una decisione apparentemente controcorrente, scegliendo di partorire in casa. Non per moda, ma per ragioni ben precise.

Sempre più mamme scelgono il parto in casa

A Bari sono in aumento le mamme che vogliono provare un percorso unico per esperienza, emozioni e rapporto speciale che si instaura tra il piccolo e i genitori fin dai primi istanti di vita. Rosa Campobasso è un'ostetrica specializzata nei parti in casa. Libera professionista, con altre 5 colleghe ha formato un gruppo attivo nel capoluogo pugliese e in tutta la regione, assistendo le mamme nell'arco delle 40 settimane: "Una donna sceglie di partorire in casa - spiega Campobasso - perchè sa di avere un'assistenza personalizzata, due ostetriche che seguiranno passo dopo passo il travaglio e la nascita rispettando i tempi e la fisiologia. Sa che sarà rispettata la sua intimità, che potrà avere il proprio compagno sempre accanto se lo vorrà per condividere un momento importante della loro vita. Infine sa che il suo bambino potrà godere del pelle a pelle e dell'allattamento entro la prima ora di vita. Sono tante piccole cose che 'qualificano' la nascita rendendola più a misura di mamma e bambino".

L'esperienza di una mamma: "Meraviglioso"

La tendenza, recentemente in crescita anche in Puglia, è da tempo diffusa nel Nord Europa e nel nostro Paese: "Qui da noi - prosegue Campobasso - sembra inusuale ma in altre regioni d'italia dove per esempio il parto in casa è parzialmente rimborsato dalla Asl la scelta di farlo nella propria abitazione o in casa maternità è molto più abituale. Le mamme intraprendono un percorso di consapevolezza spesso accompagnata da un'ostetrica". I vantaggi sarebbero molteplici, sia per la mamma che per il piccolo: non solo libertà di movimento e di scegliere la posizione in cui partorire, ma anche se utilizzare o meno una vasca o una piscina e la garanzia, non sempre scontata in ospedale, di avere il proprio compagno accanto e di non subire interventi medici non necessari. Il piccolo, inoltre, non viene separato dalla mamma, bensì allattato fin da subito: "Sono alla mia seconda gravidanza - racconta Priscilla, una mamma barese - e ho scelto nuovamente di partorire in casa perché la prima esperienza è stata meravigliosa e lo rifarei per tutti gli altri parti. Si tratta di un metodo molto più naturale in cui il bambino quando nasce viene messo sul petto della mamma. Il papà é partecipe in tutto il percorso e può anche tagliare il cordone ombelicale. Il bimbo, inoltre, non vive lo shock di essere portato via per essere lavato. Si valorizza il contatto fisico tra mamma e piccolo favorendo l'allattamento al seno necessario per i primi mesi di vita, non spingendo per l'uso del latte in polvere. Nei giorni successivi, in più, c'è un monitoraggio personale è un sostegno per quanto riguarda l'allattamento in caso di problemi. È un esperienza meravigliosa, intima e intensa".

"Ci piacerebbe aprire una casa maternità in Puglia"

Il sogno di Rosa e delle altre colleghe, è quello di creare un luogo ideale per le donne in gravidanza: "Ci piacerebbe aprire anche qui in Puglia una casa maternità - dice - ci stiamo lavorando da qualche anno e ci auguriamo di riuscirci". Un obiettivo non semplice perché servono risorse e personale qualificato. L'impegno delle associazioni, come nel caso della barese 'Idee', è un sostegno importante verso l'ambizioso obiettivo: "Perché le mamme sanno partorire e i bambini sanno nascere" dicono le levatrici del nuovo millennio, custodi di un mestiere antico e di una sapienza fatta di calore umano e amore.

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