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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Scambio di materiale pedopornografico su Kik: due arresti, perquisizioni anche a Bari

Dieci persone coinvolte nelle indagini avviate dalla polizia postale veneta: perquisizioni sono state eseguiti anche nella provincia di Bari, con il relativo sequestro dei dispositivi informatici utilizzati per lo scambio dei contenuti

Coinvolge anche Bari l'operazione 'X Force' condotta dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni "Veneto" contro la pedopornografia ordine, che ha portato ad individuare 10 soggetti residenti nel territorio italiano.  L'indagine è nata dalla comunicazione trasmessa dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che aveva segnalato numerosi utenti dediti allo scambio di contenuti pedopornografici sul servizio di messaggistica KiK.

Le indagini e le perquisizioni: due arresti, dieci persone coinvolte

Le conseguenti attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Venezia, hanno consentito di identificare dieci soggetti, di cui 1 minorenne, residenti in diverse regioni italiane che si sarebbero procurati consapevolmente e/o avrebbero ricevuto sulla citata piattaforma materiale illecito. Gli investigatori veneti hanno quindi richiesto e ottenuto dall'A. G. appositi decreti di perquisizione, eseguiti nella giornata del 14 maggio nelle province di Venezia, Verona, Vicenza, Roma, Bari, Agrigento, Cremona, Alessandria, Pescara dai Compartimenti di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino, Bari, Milano, Pescara, Palermo e Venezia. Le attività di perquisizione, anche informatica, effettuate dal personale della Specialità e coordinate dal Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, hanno fornito riscontri ampiamente positivi, consentendo di appurare il coinvolgimento di gran parte dei soggetti individuati nel corso delle indagini. Nell'ambito dell'operazione, sono stati quindi arrestati un 22enne residente nella provincia di Vicenza e un 47enne residente nella provincia di Alessandria. Al termine dell'attività è stato posto sotto sequestro, a disposizione dell'A.G. procedente, un cospicuo numero di dispositivi informatici utilizzati dai soggetti per l'archiviazione e la veicolazione dei files immagine e video di natura pedopornografica.


 

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