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Cronaca

Pesticidi nei cibi, da Bari l'allarme dei pediatri: "Aumentano il rischio di tumori infantili"

I dati del rapporto presentato nell'ambito della 25esima edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, in corso in questi giorni nel capoluogo pugliese. All'evento partecipano oltre 500 pediatri provenienti da tutta Italia

"I bambini possono essere esposti già in utero ad agenti ambientali tossici che attraversano la placenta". Oltre 500 pediatri, provenienti da tutte le regioni d'Italia, ne parlano a Bari in occasione della 25esima edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) che, iniziato ieri, si concluderà domani.

Dal rapporto tra "Pappa e pesticidi", con lo studio presentato da Ruggiero Francavilla, Specialista in Pediatria e Nutrizione Pediatrica, UO Pediatria "B. Trambusti", Policlinico Bari, emerge che "in età fetale i bambini non hanno sistemi di detossificazione di alcuni pesticidi mentre fino ai 10 anni di vita questi sistemi sono quasi 5 volte meno attivi".

Lo studio mette inoltre in luce che "la fonte maggiore di contaminazione avviene attraverso l'alimentazione. Ad oggi sono 3000 i potenziali 'nemici' da tenere sotto controllo. Tra essi particolare importanza è data dalle micotossine e dai pesticidi. Le micotossine sono composti tossici prodotti da diversi tipi di funghi, appartenenti principalmente ai generi Aspergillus, Penicillium e Fusarium.

"La presenza di micotossine negli alimenti e nei mangimi - si sottolinea nella relazione - può essere nociva e può causare effetti avversi di vario tipo. Alcune micotossine sono inoltre immunosoppressive e riducono la resistenza alle malattie infettive".

I pesticidi - è detto ancora - si possono trovare in gran parte degli ambienti in cui viviamo (case, scuole, luoghi di lavoro, ecc.), in frutta e verdura, nelle acque sotterranee e potabili. I bambini, in particolare, sono suscettibili di esserne maggiormente esposti.

"Recenti ricerche - sottolineano gli esperti - hanno dimostrato che l'esposizione ai pesticidi nel bambino aumentano significativamente il rischio di sviluppare tumori (del sangue e del cervello), sindrome da deficit di attenzione-iperattività, difficoltà di apprendimento e malattie endocrine. I pesticidi possono avere un’azione di interferente endocrino, perché alterano il funzionamento del sistema endocrino causando danni all’organismo, compromettendo il normale funzionamento del sistema ormonale''.

Alcune semplici regole possono aiutare a ridurre l'esposizione: variare il tipo di frutta e la sede di acquisto, preferire frutta e verdura biologica, conoscere quali sono i vegetali e la frutta più contaminati, lavare bene frutta e verdura prima di consumarla, parlare del problema con il pediatra".

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