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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Murat / Piazza Umberto I

Umberto I si rifà il look con i fondi per i 150 anni dell'Unità

Questa mattina la cerimonia inaugurazione del monumento equestre in piazza Umberto I. La statua, danneggiata dalla prolungata esposizione all'aerosol marino, è stata restaurata grazie ai fondi del progetto "I Luoghi della Memoria"

E’ rimasta a lungo tempo esposta a un aggressivo ‘aerosol marino’ che ha determinato l’accelerazione del deterioramento del bronzo. Per non parlare, poi, del fatto che all'epoca della costruzione (e stiamo parlando del 1905), la sua consegna alla città di Bari fu ritardata a causa di problemi finanziari (la coda del cavallo fu trattenuta nella fonderia romana fino a poco prima dell’inaugurazione per costringere l'allora sindaco al pagamento di almeno una parte del dovuto). Oggi, archiviati i problemi finanziari di oltre un secolo fa, la statua di Umberto I, sull'omonima piazza del centro murattiano, ha rivisto la luce dopo un restauro finanziato dai fondi per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

Il monumento equestre di Umberto I dopo il restauro



A scoprire la targa di intitolazione, questa mattina sotto una pioggia battente e un freddo pungente, l’assessore al Marketing, Gianluca Paparesta. Insieme a lui, il soprintendente per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici della Puglia Fabrizio Vona, e il direttore regionale per i Beni culturali e Paesaggistici della Puglia, Isabella Lapi.

Il restauro è stato realizzato grazie al progetto ‘I Luoghi della Memoria’, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. I lavori sono stati coordinati dall’Unità Tecnica di Missione (Utm) in cooperazione con la Direzione Regionale per i Beni culturali e Paesaggistici della Puglia, con la Soprintendenza per i Beni Storici e con il Comune di Bari.

Il monumento, unico esempio in Puglia di statua equestre dedicata a un sovrano, “costituisce un’altissima prova dello scultore Filippo Cifariello per il grande valore plastico e per il senso complessivo di dinamicità”, ha commentato scoprendo la targa il delegato di Emiliano che continua con i suoi cenni storici: “In bronzo, la statua poggia su un basamento lapideo decorato da fregi neorinascimentali in marmo”.

Il restauro è stato reso necessario visto che il bronzo di cui è fatta l'opera è rimasto esposto, per collocazione fisica, a un elemento nocivo presente nell’aria e derivante anche in parte dallo smog, il cosiddetto 'aerosol marino'. Attraverso queste operazioni si è intervenuto principalmente sull’alterazione cromatica; sono state eseguite accurate operazioni di pulitura, manutenzione delle superfici e di stuccatura delle fessurazioni completate da un trattamento anticorrosivo.

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