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Cronaca Murat / Piazza Umberto I

Si sblocca (definitivamente?) la riqualificazione di piazza Umberto: il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Rigettato il ricorso presentato dall'architetto Guendalina Salimei e dal Raggruppamento Temporaneo d'Imprese di cui è parte, dopo l'assegnazione ad un'altra equipe di professionisti della progettazione degli interventi

Si sblocca, salvo sorprese, in modo definitivo il progetto per la riqualificazione di piazza Umberto, nel centro Murattiano di Bari. Il Consiglio di Stato ha infatti rigettato il ricorso presentato dall'architetto Guendalina Salimei e dal Raggruppamento Temporaneo d'Imprese di cui fa parte. L'architetto è stata vincitrice del concorso di progettazione di via Sparano e altre zone del Murattiano, contro il restyling di piazza Umberto affidato nel 2016 dal Comune a un'equipe di ingegneri e architetti. Di lì una una lunga 'battaglia legale' giunta sempre in Consiglio di Stato a giugno 2019, per stabilire la legittimità dell'affidamento al gruppo di ingegneri e architetti, a discapito di Salimei.

Con la decisione di oggi, il Consiglio di Stato dà nuovamente ragione al Comune: "Riteniamo - spiega a BariToday l'assessore cittadino ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso - che sia definitivamente archiviata la pretesa che l'architetto Salimei avanzava sulla titolarità della progettazione dell'intervento. Resta dunque in piedi la possibilità di dar seguito a quell'autorizzazione all'architetto Alberto Jacovoni e all'ingegner Maurizio Franco, incaricati della redazione di tutti i livelli di progettazione.Il contratto lo firmeremo nei prossimi giorni".

Il progetto, da 1.5 milioni di euro, porterà a una riqualificazione complessiva della piazza che però lascerà intatto il patrimonio arboreo e la geometria dei viali dello storico giardino, con il restauro della fontana centrale e della statua di Re Umberto I: "Ricominceremo - aggiunge Galasso - da dove avevamo lasciato, ovvero risentendo tutte le associazoni che avevano mostrato interesse al progetto. Le riconvocheremo e dopo la firma del contratto potremo procedere con il primo livello di progettazione. L'obiettivo è terminarlo e approvarlo entro l'anno. Servirà ovviamente il parere delle istituzioni coinvolte, tra cui la Soprintendenza".

Nel 2021, invece, vi saranno la progettazione definitiva e quella esecutiva, quindi il bando di gara: "L'intervento - garantisce Galasso - sarà conservativo ma, ad esempio, non possiamo pensare che la piazza continui ad avere vialetti in asfalto. Vi sarà, crediamo, un livello di finitura simile a quella del giardino Isabella D'Aragona. Sarà realizzato un nuovo impianto d'irrigazione e potenziata illuminazione ma anche la videosorveglianza. Sarà una piazza tecnologica dotata di wi-fi e diffusione sonora. Ovviamente vi saranno anche nuovi arredi e panchine, con la rigenerazione del blocco dei servizi". Vi saranno anche dei 'prolungamenti' su via Andrea Da Bari e sul lato vicino via Argiro e via Nicolò dell'Arca".  Caso a parte, invece, per la 'Goccia del Latte', la palazzina restaurata esternamente qualche anno fa e che diverse associazioni chiedono venga utilizzata come luogo culturale: "Potremo fare un discorso sulla sua funzionalità ma serve tempo" rimarca Galasso.

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