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Cronaca

"Piscine riabilitative in stato d'abbandono", il M5S presenta esposto alla Corte dei Conti

Mario Conca, chiede chiarimenti sullo "stato di abbandono in cui versano" le vasche "per la riabilitazione delle persone con disabilità" in alcune strutture nel territorio delle Asl di Bari e Taranto

Il consigliere regionale pugliese del M5S, Mario Conca, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per segnalare "lo stato di abbandono in cui versano le piscine per la riabilitazione delle persone con disabilità" in alcune strutture nel territorio delle Asl di Bari e Taranto. Nell'esposto, il consigliere chiede al procuratore generale di accertare "l’eventuale sussistenza, in capo ai Direttori Generali ed ai Dirigenti dei settori coinvolti,di responsabilità connesse alla violazione delle disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse economiche pubbliche e del danno erariale riconducibile al mancato utilizzo e/o allo stato di abbandono di un’opera pubblica”.

“La piscina riabilitativa di Toritto - dichiara il consigliere pentastellato -  risulta da svariati anni in via di ristrutturazione seppure rifinita in ogni sua parte ed in evidente stato di abbandono, quella di Alberobello è inutilizzata dal 2011 e il servizio offerto presso la piscina dell’ex C.T.O. di Bari è sospeso dal gennaio 2013, ufficialmente a causa di carenza di personale. Le piscine terapeutiche appositamente realizzate nel Policlinico di Bari-Medicina Fisica e Riabilitazione, nell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII, nella RSA di Poggiorsini e nell'Ospedale di Mottola invece non hanno mai visto l'acqua - continua Conca - e come se non bastasse, risulterebbe in cantiere la realizzazione di due piscine terapeutiche presso il “San Camillo” di Monopoli. Non è questo uno spreco di denaro pubblico?” “Un’efficiente e moderna vasca di proprietà dell’ASL - aggiunge il consigliere cinquestelle - è presente anche a Taranto, ma ad oggi risulta sottoutilizzata per carenza di personale specializzato. Certamente saranno molte altre le piscine fatte e mai utilizzate di cui non sono a conoscenza e dislocate nelle centinaia di strutture delle aziende sanitarie locali. Tutto ciò risulta ancor più paradossale se si considera che ogni anno le ASL autorizzano terapie riabilitative, persino all'estero, a spese della collettività. Molti disabili motori e poliomelitici pugliesi una volta l’anno e per tre settimane vanno in una struttura riabilitativa a Malcesine. Mi chiedo: quando impareremo ad ottimizzare, strutture, fondi e risorse umane?"

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