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Cronaca

Asse nord-sud, slittano ancora i tempi di consegna del ponte

Pronte le due perizie di variante, ma prima di un anno il cantiere non verrà chiuso

Ci vorrà quasi un anno per il completamento del ponte sull’asse nord-sud. Sembrano questi i tempi per sbloccare il cantiere di una delle infrastrutture più importanti per la viabilità della città. La ripartizione Lavori pubblici del Comune sta lavorando in modo alacre per cercare di elaborare le due perizie di variante da presentare alla giunta comunale. Solo dopo l’ok dell’esecutivo si potrà far scattare il conto alla rovescia. Insomma, si tratta di una corsa contro il tempo per cercare di ridurre al minimo la stasi del cantiere.

La ditta che si è aggiudicata l’appalto non può procedere con i lavori in quanto le due perizie servono sia a rivedere i calcoli sui pilastri (che dovranno impiantarsi su una tipologia di terreno che in prima battuta non fu possibile valutare, ndr) sia ad utilizzare l’acciaio e non il cemento armato come materiale di sostegno di una parte della struttura. Il ponte che collegherà via Nazariantz con via Tatarella sarebbe dovuto essere pronto nei primi mesi del 2012, ma una serie d’intoppi ne hanno dilatato la consegna, a partire dalla sottoscrizione delle due convenzioni che l´amministrazione comunale ha dovuto stipulare con le Ferrovie dello Stato e la Ferrotramviaria, necessarie in quanto il ponte attraverserà i binari di entrambi i gestori.

Con i primi scavi vennero fuori  i problemi: furono trovati dei “vuoti nel terreno”, ragion per cui è stato necessario rimodulare il tipo di fondamenta attraverso una variante di progetto.

Nell’agosto del 2011 fu completata la rotatoria tra via Bruno Buozzi, via Crispi e via Tommaso Fiore e nel frattempo furono sgomberate le aree per le rampe di accesso al ponte. A novembre dello stesso anno  ennesimo stop a causa di alcune indagini geologiche che hanno spinto i progettisti a realizzare i piloni in acciaio e non più in calcestruzzo armato, una variazione che su lungo periodo permetterà minori costi di manutenzione ma che nel frattempo ha rallentato i tempi previsti nel cronoprogramma.

Nel frattempo sono proseguiti i lavori di spostamento dei sottoservizi e di adeguamento della viabilità circostante. Prossimamente dovrebbero partire i lavori per la realizzazione della rotatoria tra via della Carboneria e via Tommaso Fiore, anche se su questo pende il problema del mercato del lunedì che non si è ancora trasferito.

Il ponte fu progettato secondo criteri ingegneristici di tipo “avveniristico”: dotato di un unico pilone centrale, il ponte sarà lungo 626 metri e l'attraversamento si svolgerà su 10 campate. Sarà costituito di due corsie in entrambi i sensi di marcia e costeggiate da due piste ciclopedonali. Sarà in sostanza un ponte sospeso che sarà mantenuto da un fascio di cavi di acciaio e che sarà visibile in tutta la città, grazie a un sistema di fasci luminosi.

“Il progetto verrà concluso” assicurano i tecnici. Ma l’impressione generale è che in questa città si faccia fatica a completare un progetto secondo  tempistiche certe. Le panchine e le fioriere di via Argiro insegnano. Per il ponte, dopo l’ok della giunta, partirà il countdown. I baresi attendono speranzosi.
 

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