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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Truccarono" esami da avvocato: la Procura richiede undici condanne

Secondo gli inquirenti, gli imputati avrebbero manomesso le prove scritte dell'esame da avvocato nel capoluogo pugliese del dicembre 2014. Nel procedimento Università e Adisu sono parti civili

La Procura di Bari ha chiesto undici condanne a pene comprese fra i 5 anni e 2 mesi e i 12 mesi di reclusione nei confronti di altrettanti imputati accusati di aver manomesso le prove scritte dell'esame da avvocato nel capoluogo pugliese del dicembre 2014. Il processo si sta celebrando con il rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Bari Giulia Romanazzi. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio anche per altri cinque imputati che non hanno scelto il rito alternativo  Le accuse sono, a vario titolo, di falsa attribuzione di un lavoro altrui, falso ideologico, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, corruzione e truffa aggravata ai danni dello Stato. Il pm Luciana Silvestris ha chiesto, per l'ex funzionaria dell'Università di Bari Tina Laquale una condanna a 3 anni e 5 mesi di reclusione, per sua figlia Innocenza Losito, funzionaria Adisu, chiesti 5 anni e 2 mesi, per l'avvocato barese Giuseppe Colella 4 anni e 6 mesi, per il funzionario della Corte d'Appello e segretario aggiunto della commissione d'esame Giacomo Santamaria 1 anno e 9 mesi.

Il pm ha chiesto inoltre la condanna per sette aspiranti avvocati: per sei di loro 1 anno di reclusione e per un altro, l'unico ad aver superato l'esame, 1 anno e 6 mesi oltre alla cancellazione dell'abilitazione professionale. Nel processo sono costituite parti civili l'Università degli Studi di Bari e l'Adisu. Le arringhe difensive verranno effettuate il 22 giugno prossimo.

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