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Cronaca

Respinta la richiesta di domiciliari, la prof Coco resta in carcere

Nell'interrogatorio di ieri davanti al gip la docente barese ha ammesso le proprie responsabiltià, ammettendo di aver speso parte dei soldi dei risparmiatori in borse e gioielli

Niente domiciliari per Caterina Coco, la docente barese della facoltà di Giurisprudenza arrestata martedì scorso a Roma con l'accusa di truffa ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria.

Il gip del Tribunale di Bari Alessandra Piliego ha respinto la richiesta di sostituzione della misura con quella degli arresti domiciliari, fatta dai difensori della donna, gli avvocati Maurizio Giannone e Andrea Di Comite, a conclusione dell'interrogatorio di garanzia.

Nel corso dell'interrogatorio la donna ha ammesso le proprie responsabilità, confessando di aver speso parte di quel denaro in gioielli e borse costose, ma ha affermato che la truffa ammonterebbe a qualche centinaio di migliaio di euro e non a 5 milioni come sostenuto dalla Procura.

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