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Cronaca

Annunci sul web e incontri in b&b 'a luci rosse': scoperto giro di prostituzione, 5 arresti

Chiuse le indagini condotte dalla Guardia di Finanza: i controlli, partiti per il contrasto all'abusivismo, hanno permesso di individuare strutture ricettive a Bari e nell'hinterland, utilizzate come vere e proprie 'case di prostituzione'

B&b abusivi, privi di qualsiasi autorizzazione, utilizzati come vere e proprie 'case di prostituzione' in cui avvenivano gli incontri con i clienti, 'procacciati' attraverso annunci su specifici siti web. A scoprire il giro di prostituzione, che coinvolgeva strutture ricettive tra Bari e l'hinterland, i finanzieri del gruppo Bari, che al termine delle indagini coordinate dal pm Marcello Quercia, hanno arrestato cinque persone, tra cui una coppia di coniugi. Tre immobili, presubilmente utilizzati per l'attività illecita, sono stati sottoposti a sequestro preventivo.

Video: i controlli della Finanza nei b&b

Le indagini 

L'inchiesta scaturisce dall’attività di monitoraggio nel settore dei B&b abusivi e degli affitti “in nero” nonché dai successivi controlli che la Guardia di Finanza effettua con lo scopo di verificare la corretta applicazione delle norme fiscali e amministrative da parte degli operatori del settore. In particolare, gli accertamenti, condotti dalle Fiamme Gialle del Gruppo Bari, hanno consentito, tra l’altro, di individuare alcune strutture ricettive di proprietà o nella disponibilità dei soggetti arrestati - due a Bari nei pressi del Policlinico, una a Valenzano - utilizzate come vere e proprie “case di prostituzione”, all’interno delle quali con cadenza settimanale si avvicendavano prostitute sia di nazionalità italiana che sudamericana. Attraverso i successivi approfondimenti è stato riscontrato che tutte le strutture – prive di qualsivoglia autorizzazione – erano utilizzate come location presso cui ricevere clienti “procacciati” attraverso annunci pubblicati su specifici siti web. Il “giro d’affari” è stato stimato in circa 300mila euro per immobile in un anno. Il contatto tra le donne che si prostituivano e i proprietari dei b&b era un uomo residente a Bitritto, finito ai domiciliari insieme con i proprietari delle tre strutture, che secondo gli investigatori sarebbe stato "l'anello di congiunzione" tra i vari soggetti coinvolti.

L’autorità Giudiziaria ha altresì disposto il sequestro preventivo dei tre immobili utilizzati ritenendo gli stessi strumentali all’attività illecita.

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