rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Paziente oncologica avvolta nel tricolore, la campagna dei medici baresi: "No al regionalismo differenziato"

"Italia non abbandonarci" il messaggio dell'Ordine dei medici per protestare contro la richiesta di autonomia di Lombardia, Veneto ed Emilia. I manifesti saranno affissi in città da domani

Una paziente oncologica avvolta in una bandiera tricolore, con accanto un messaggio: "Italia non abbandonarci". Una campagna dai toni forti, quella presentata dall'Ordine dei Medici di Bari per protestare contro il regionalismo differenziato, ovvero la richiesta di autonomia da parte delle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

"Il rischio - come ricorda il presidente dell'Omceo Bari, Filippo Anelli, che è anche presidente dell'Omceo nazionale - è di gravissime ricadute sulla salute dei cittadini". I manifesti, che saranno affissi da domani nel capoluogo e da marzo nelle altre città pugliesi, riportano anche l’hashtag #SìalSSN. Si vuole così richiamare "il servizio sanitario nazionale e i suoi valori di equità, uguaglianza e solidarietà - spiegano dall'Omceo - come baluardo verso derive che potrebbero produrre cittadini italiani di serie A e cittadini italiani di serie B in alcuni ambiti come la Sanità, a seconda della regione in cui vivono".

La richiesta di autonomia regionale, infatti, potrebbe portare gravi conseguenze a tutto il sistema sanitario italiano. "Il timore diffuso tra i medici - prosegue la nota - è che questo sistema possa essere cambiato non si sa bene come e per quale finalità. I pre accordi sanciscono infatti nuove importanti autonomie delle regioni in tema di sanità: dagli accessi alle scuole di specializzazione, all’ingresso nel Ssn, ma anche per i farmaci equivalenti e i ticket. Il Veneto avrà anche spazio di manovra sulla libera professione e l’Emilia Romagna sulla distribuzione diretta dei farmaci".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Paziente oncologica avvolta nel tricolore, la campagna dei medici baresi: "No al regionalismo differenziato"

BariToday è in caricamento