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Cronaca Via Napoli - accesso B

Proteste per i bus a Palese, Decaro incontra i residenti: ripristinata una fermata sulla statale 16

Trovato l'accordo con i cittadini: nel percorso da Santo Spirito al centro, il 19 effettuerà la fermata all'altezza dell'accesso B della complanare. Nella direzione opposta, invece, l'unico stop sarà quello dell'accesso C, nei pressi del Tiro a volo. Il sindaco: "Soluzione tampone in attesa della messa in sicurezza"

Una "soluzione tampone" per venire incontro alle richieste dei cittadini di Palese, che ieri hanno protestato per la soppressione di due delle tre fermate del bus 19 lungo la statale 16, in corrispondenza degli accessi per via Napoli.

Nel pomeriggio il sindaco ha incontrato una delegazione di residenti. Durante l'incontro è stata decisa la riattivazione, lungo il percorso Santo Spirito-centro, della fermata in corrispondenza dell’accesso B della complanare, dove ieri si erano dati appuntamento i cittadini in protesta.

Sarà l'unica fermata della linea 19 in quella direzione, che verrà effettuata dai bus senza immettersi nella complanare, ma sfruttando una parziale rientranza della carreggiata sulla SS16 nei pressi dello svincolo. Un modo, ha spiegato il sindaco Decaro, per garantire la sicurezza di passeggeri e conducenti dei mezzi. Confermata invece, nella direzione opposta, la soppressione della fermata in corrispondenza dell’accesso B: l'unico stop sarà quello in corrispondenza dell’accesso C, nei pressi del Tiro a volo.

“Quella individuata oggi, d’accordo con i residenti, è una soluzione tampone - ha spiegato il sindaco Decaro - che garantisce però maggiore sicurezza agli autisti dei mezzi urbani e ai passeggeri. Abbiamo chiesto ai residenti di darci un mese di tempo per consentirci di concordare con l’ANAS l’istituzione di un senso unico lungo la complanare (direzione dal centro città a Santo Spirito) per circa 700 metri. Questo consentirà l’ingresso dei mezzi urbani in sicurezza a vantaggio del trasporto pubblico ma, è bene chiarirlo, inevitabilmente penalizzerà la mobilità con mezzi privati”.

“Voglio ribadire - ha aggiunto il primo cittadino - che la soppressione delle fermate non ha nulla a che vedere con i migranti ospiti del CARA, ma è legata all’assenza dei requisiti minimi di sicurezza per il trasporto urbano nelle fermate in questione, tutte ubicate lungo strade complanari che non hanno le caratteristiche tecniche per consentire manovre di immissione e di uscita dei mezzi pubblici.  Gli autobus, infatti, necessitano di spazi di manovra più ampi e opportunamente progettati. A testimonianza della necessità di questo provvedimento c’è un lungo carteggio, intercorso a partire dal febbraio del 2013, tra AMTAB, Comune di Bari e ANAS, proprietaria delle complanare, in merito alla mancanza delle idonee caratteristiche di sicurezza delle fermate in questione. Questa richiesta è stata inoltre evidenziata negli ultimi mesi dai sindacati degli autisti dell’azienda di trasporto pubblico.”

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