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Cronaca Japigia / Via Divisione Acqui

Nasce a Bari la quarta Banca del Tempo, ‘I Solidali’: nel nome la missione

L'obiettivo è favorire la socializzazione e la solidarietà attraverso lo scambio di servizi tra i cittadini: niente denaro, solo aiuto reciproco, con il supporto della Provincia di Bari

p5130012La Filosofia e la Fisica ci hanno insegnato che il tempo non si può fermare, ingabbiare, accelerare. Non è una merce, non si compra e non si vende. E allora che cos’è una Banca del Tempo? Sì, avete letto bene, proprio una Banca del Tempo, come quella che è stata inaugurata ieri pomeriggio nella succursale dell’Istituto Tecnico ‘Santarella’ di Bari, in via Divisione Acqui, al quartiere Japigia di Bari, in collaborazione con l’Associazione Pensionati dell’Amministrazione Provinciale (Apap), il Circolo Dipendenti dell’Amministrazione Provinciale (Crap) e l’Università Popolare per la Terza e Libera Età Auser.


Un luogo di credito, ma dove non si prende in prestito denaro, bensì servizi, aiuto reciproco, solidarietà, come si evince dal nome eloquente ‘I Solidali’. Appunto, tempo. Il tempo e le capacità delle persone che decidono di spendere una parte della propria esistenza a servizio degli altri, venendo ricambiate nello stesso modo. Ed è così che chi sa cucire lo insegna e magari in cambio farà un corso di Informatica, chi dà ripetizioni di Latino potrà poi imparare a cucinare e così via. A Bari è la quarta sede, che conta già 70 iscritti, sorta per volontà di Gianni Annoscia, da anni nel terzo settore, che si va ad aggiungere alle 3 già presenti in diverse zone della città: ‘Vola il Tempo’, in via Giandomenico Petroni 12, ‘Teletrovo’ in via Nicolai 180 e ‘Gruppo Utile’ in viale della Repubblica 19.


Un percorso partito alcuni anni con un progetto regionale di coordinamento delle Banche del Tempo che, una volta terminato, ha lasciato sul territorio barese un fertile humus di buoni propositi e voglia di mettersi a disposizione del prossimo da parte di decine di persone, anziani, pensionati, ma anche molti giovani. Ma come fare per andare avanti? Si inserisce qui il supporto fondamentale della Provincia di Bari, in particolare della dottoressa Rosanna Lallone, dirigente dei Servizi Sociali, che mette a disposizione di Annoscia e del suo gruppo le sue capacità e i locali all’interno del ‘Santarella’ per dar vita alla Banca ‘I Solidali’ e circa 10mila euro di fondi. Le attività sono però molte e richiedono ampi spazi: “Mi assumo l’impegno di aiutare la Banca ‘I Solidali’ a trovare più spazi – ha assicurato l’assessore provinciale al Personale, Sergio Fanelli, intervenuto in sostituzione del presidente Francesco Schittulli – questo progetto rappresenta, prima ancora che un’unione di associazioni, una vera e propria comunione di anime”. Tra i progetti imminenti che la Banca spera di avviare, come ha spiegato il presidente Annoscia, l’apertura verso i problemi sociali più gravi che affliggono la città, soprattutto le nuove povertà, con la realizzazione di una mensa e il recupero delle eccedenze alimentari.


Costruire una rete di solidarietà sul territorio, come avviene già in altre parti d’Italia, è fondamentale, soprattutto in un periodo come questo in cui l’Ente pubblico non riesce a garantire tutti i servizi sociali a causa di crisi e tagli alla spesa: ma per avvicinare il cittadino è necessario anche fargli trovare un ambiente pulito, accogliente, stimolante.

Non è proprio così che appare la strada in cui si trova il ‘Santarella’, come si evince dalle foto fatte questo pomeriggio: cumuli di rifiuti di ogni tipo, carta, plastica, vestiti e scarpe, rottami, sacchetti di immondizia, gettati in un terreno incolto e delimitato da un’inferriata arrugginita e divelta. Una piccola discarica a cielo aperto vicino alle abitazioni. Senza dubbio si può migliorare.


 

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