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Cronaca Turi

Turi: ricatti ai commercianti per imporre l'acquisto di prodotti caseari, sette arresti

Blitz dei carabinieri: l'organizzazione criminale costringeva aziende pugliesi ad acquistare e rivendere i prodotti di una ditta napoletana, imponendo prezzi superiori a quelli di mercato

Ricatti, minacce e atti vandalici per costringere i titolari di aziende casearie pugliesi ad acquistare e rivendere i prodotti di una ditta napoletana. L'organizzazione criminale, operante tra la Campania e i Comuni baresi di Turi e Gioia del Colle, è stata smantellata oggi dai carabinieri con un'operazione eseguita all'alba.

Sette le ordinanze di custodia cautelare eseguite (3 in carcere e 4 ai domiciliari) su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Le accuse sono, a vario titolo, di tentata estorsione in concorso, illecita concorrenza con minaccia e violenza, incendio aggravato in concorso. Secondo quanto emerso dalle indagini, oltre ad imporre l'acquisto dei prodotti, gli arrestati avrebbero anche costretto i rivenditori a pagare prezzi ben superiori a quelli di mercato.

LE INDAGINI - Le indagini sono state avviate a metà dello scorso settembre dopo che sono stati dati alle fiamme otto camion di un'azienda di prodotti caseari di Turi, la Arré Formaggi. L’attività investigativa ha fatto emergere la condotta illecita dei titolari di una ditta all’ingrosso di Agerola (NA) e successivamente di un loro rappresentante, originario di Noci, che, a più riprese, anche con minacce forti, hanno tentato di imporre ai responsabili dell’azienda di Turi l’acquisto della “cagliata”, derivato del latte dal quale si producono i latticini. I vari tentativi andati a vuoto hanno così indotto lo stesso rappresentante a cercare l’illecita mediazione di un suo conoscente legato alla criminalità locale di Putignano, che passando alle vie di fatto ha organizzato con il concorso di alcuni complici, l’incendio dei mezzi della ditta “Arrè”.

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