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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Palese, diciottenne si getta sotto un treno: "Ucciso dall'omofobia"

Sull'episodio indagano la Procura di Bari e la Polizia ferroviaria: secondo la ricostruzione de 'La Gazzetta del Mezzogiorno' il giovane si sarebbe tolto la vita stanco di subire vessazioni in famiglia per la sua omosessualità

La Procura di Bari ha aperto un'inchiesta sulla morte di un 18enne, finito sotto un treno la notte del 3 maggio, sulla linea ferroviaria adriatica nei pressi di Palese: il giovane, secondo una prima ricostruzione dei fatti pubblicata da 'La Gazzetta del Mezzogiorno', si sarebbe tolto la vita poiché stanco di subire vessazioni a causa della sua omosessualità da parte dei familiari. Il 18enne viveva con i suoi genitori adottivi che non avrebbero accettato la sua decisione di fare coming out. Sull'episodio indaga anche la Polizia Ferroviaria. In numerose conversazioni sui social, il ragazzo avrebbe confidato il proprio disagio ai propri amici. Questi ultimi, invece, negano qualsiasi implicazione 'omofoba' nel gesto compiuto dal figlio, ritenendolo, invece, vittima di un suo momento di distrazione. 

In passato, inoltre, il 18enne si sarebbe rivolto ai servizi sociali e ai carabinieri per denunciare maltrattamenti ai suoi danni. Su internet, in queste ore, sono comparsi numerosi messaggi di cordoglio da parte di chi gli voleva bene. Il Collettivo Zona Franka, in una nota, esprime "incondizionata solidarietà a chi lo amava così com'era e ne soffre la perdita", affermando che non possono esserci scuse "nel momento in cui la paura della diversità e la negazione dell'esistenza di discriminazione verso gli omosessuali si traduce in un sistematico ricorso alla violenza fisica, alla discriminazione ed alla marginalità sociale, sfociando, infine,  in gesti estremi compiuti da chi vive quotidianamente la disperazione di non essere accettato".

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