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Cronaca Corato

Rapporto Pendolaria, la Bari-Corato-Barletta tra le 10 peggiori tratte ferroviarie italiane

I dati di Legambiente vedono la linea, teatro della strage del luglio 2016, tra le peggiori d'Italia per i disagi quotidiani ai pendolari. Tarantini: "Quadro normativo complesso"

Finisce anche una linea ferroviaria barese nella classifica delle peggiori tratte stilata da Legambiente. Il rapporto 'Pendolaria 2017' vede al decimo posto la Bari-Corato-Barletta, gestita da Ferrotramviaria, teatro del terribile incidente ferroviario a luglio dello scorso anno che causò 23 morti e oltre 50 feriti. Da allora la linea non è attiva e il percorso è coperto dai bus sostituitivi, "creando non pochi disagi per studenti e lavoratori - spiega Legambiente -, specialmente nelle ore di punta in cui il servizio sostitutivo è carente".

Di recente sono però partiti i lavori per il raddoppio di una tratta di 10 km sulla Corato-Ruvo (verso sud). La riapertura però sembra lontana e la situazione problematica ha permesso alla linea di entrare di diritto nella classifica Pendolaria. È l'unica tratta pugliese presente nel rapporto, dove si ricordano anche i tagli al servizio (-3,6%) e l'aumento delle tariffe (+11,3%) avvenuti nel periodo 2010-2017. 

Tarantini: "Quadro normativo complesso"

Sulla questione è intervenuto il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, intervenuto come portavoce dei pendolari all'incontro con l'assessore regionale ai trasporti Nunziante e con i rappresentanti di Ferrotramviaria. "Purtroppo il quadro delle normative che ora regolano la circolazione ferroviaria è estremamente complesso e gli attuali disagi pare siano da attribuire proprio al processo di adempimento a queste - spiega -. Sulla tratta Corato-Andria, invece, benché ancora sotto sequestro, di concerto con la magistratura, la Regione ha deciso di procedere comunque alle procedure di esproprio e di appalto e ora si sta scegliendo il VIS, il valutatore della sicurezza, professionista accreditato che deve valutare il progetto esecutivo alla luce del nuovo piano legislativo ANSF".

Sarà al termine di questo processo che saranno concesse le aree all’azienda appaltatrice e la magistratura - "come garantito durante l'incontro" precisa Tarantini -  scioglierà il vincolo e cominceranno i lavori. Gli interventi dureranno 400 giorni e saranno tutti, con la nuova norma citata, privi della circolazione ferroviaria.

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