Niente 'assalto' per il primo giorno del Reddito di cittadinanza: a Bari poche code tra caf e uffici postali
Picchi ai caf di Madonnella, dove le richieste sono comunque sotto le 50 per sede. Tra i richiedenti giovani disoccupati ma anche persone prossime alla pensione. E qualcuno fa il confronto con il Rei: "Speriamo sia meglio"
I responsabili dei patronati si aspettavano un vero assalto, tanto che la Cisl aveva messo in campo 100 impiegati in più da distribuire su tutti i caf del territori. Eppure almeno a Bari la 'corsa al reddito di cittadinanza' non c'è stata.
Poche code
Stamattina, 6 marzo, si aprivano ufficialmente le domande per la misura di sostegno varata dal Governo gialloverde. La coda all'Anagrafe di largo Fraccacreta a febbraio - forse per richiedere i cambi di residenza necessari per raggiungere i requisiti imposti - aveva fatto pensare agli addetti ai lavori e ai residenti che in giornata i disagi si sarebbero ripetuti.
Invece così non è stato: in giro tra i caf e gli uffici postali del quartiere Libertà, del Murattiano e di Madonnella non si registrano lunghe code. Gli impiegati del caf Cisl di via Cardassi parlano di "un vero assalto sin dall'orario di apertura, dalle 9". Code che però si riducono a un massimo di 10 persone, visto che alle 11.15 in totale la richiesta dei moduli per il reddito di cittadinanza "si aggira sulla trentina" assicurano da dietro le scrivanie. Va peggio negli altri caf, come in quello di via Napoli, dove le persone in attesa si riducono ulteriormente, e negli uffici postali: alle 9:30 in via Ravanas in attesa ci sono circa 10 persone, e tra queste la maggioranza è lì per usufruire di altri servizi. L'unico caf in zona in cui il numero di richiedenti è più alto è quello in via Kennedy, ma anche qui al di sotto delle aspettative, visto che in tarda mattinata la situazione è tornata alla normalità.
I richiedenti: "È una buona misura"
Niente code, quindi, ma comunque una platea molto varia di richiedenti. In coda nei vari caf per richiedere il reddito, non solo disoccupati, ma anche anziani pensionati o prossimi alla pensione, che sperano di avere un supporto finanziario dalla misura. Il reddito di cittadinanza, insomma, piace, come conferma la 43enne barese Antonia in attesa di farne richiesta per Giovanni, il marito 48enne, al caf di via Cardassi. "È una buona misura, che a differenza del Rei darà un sostegno garantito a chi è in difficoltà" spiega.
L'esperienza con il Reddito di inclusione, misura di contrasto alla povertà come il Reddito di dignità, è stata infatti pessima: "Sei mesi fa aveva fatto richiesta al Job center di via Crisanzio per richiedere un lavoro - aggiunge - Dopo un mese si è fatto male al braccio per un lavoro di fresatura che non era di sua competenza e subito ha perso l'impiego, prendendo solo il sussidio perché ha lavorato 5 ore, con la promessa di un nuovo impiego nel breve termine. Da allora nessuno lo ha chiamato, quindi speriamo che con il reddito di cittadinanza qualcosa cambi".
Un racconto, quella della signora Antonia, a proposito del quale però, in una nota inviata a BariToday, Porta Futuro intende fare alcune precisazioni: "PortaFuturo, job centre accreditato per l’erogazione dei servizi per il lavoro ha consentito per l’ambito di Bari di strutturare sinergie significative per l’accompagnamento di beneficiari del REI a potenziare la loro occupabilità attraverso una progettualità nota come “Cantieri di Cittadinanza 2.0”. Caratteristica di questo progetto è la possibilità per i destinatari di approdare al tirocinio di inclusione al termine di un percorso multilivello fatto di azioni formative e laboratoriali. Ma la testimonianza riportata nell’articolo non può essere associata a tale esperienza, dal momento che i primi tirocini avviati nell’ambito di “Cantieri di Cittadinanza 2.0”, sono riferiti allo scorso 1 Febbraio".
Oltre 2mila domande in Puglia
In tutta la Puglia sono circa 2.500 le domande effettuate in mattinata per il Reddito di cittadinanza depositate nei Caf di Cgil, Cisl e UIL, circa 2 mila nelle sole sedi Cgil, con una affluenza senza code, che non ha destato preoccupazione. Alla chiusura della prima mezza giornata per richiedere la misura, nei circa 200 sportelli Caf Uil della Puglia sono state presentate 171 domande, 62 in provincia di Bari, 28 a Foggia, 56 a Taranto, 15 a Lecce e 10 a Brindisi. Nei Caf Cisl sono state depositate 332 domande in tutta la Regione, di cui 73 nelle province di Bari e Bat, 76 a Foggia, 41 a Taranto, 75 a Brindisi e 67 a Lecce.
*Ultimo aggiornamento ore 16.45