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Cronaca

Regione parte civile nel processo a Tedesco, respinta la richiesta

No del gup del tribunale di Bari, che ha giudicato la richiesta è inammissibile per un vizio formale. Parzialmente inammissibile anche la costituzione di parte civile della Asl Bari

La richiesta di costituzione di parte civile della Regione Puglia nel processo alla 'cupola Tedesco' è inammissibile per un vizio formale. E' arrivata questa mattina la decisione del gup del Tribunale di Bari Antonio Diella alla richiesta avanzata lo scorso 28 settembre. Il giudice ha dichiarato anche parzialmente inammissibile, in relazione ad alcuni capi di imputazione, la costituzione di parte civile della Asl Bari.

LE RAGIONI DELLA BOCCIATURA -  Secondo il gup, la vicepresidente della Regione, Loredana Capone, non era "legittimata" a sottoscrivere la costituzione di parte civile. Capone infatti firmò l'atto anche "in sostituzione del presidente" perché Nichi Vendola era assente. Secondo il giudice, però, Vendola avrebbe potuto sottoscrivere l'atto in un secondo momento sulla base di quella delibera. Mancano, secondo il giudice, le "necessità d'urgenza" di un simile provvedimento. Tra l'altro, rileva Diella, nell'atto di costituzione di parte civile è riportata la sola indicazione finale "data e luogo del deposito" senza specificare quali siano.

LE POLEMICHE SULLA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE - La Regione aveva chiesto di potersi costituire parte civile - chiedendo un risacirmento di 5 milioni di euro - nel processo sulla sanità pugliese che vede 33 imputati, tra cui l'ex assessore alla Sanità Alberto Tedesco. La scelta della Regione avevano suscitato non poche polemiche, sollevate dall'opposizione per il diverso trattamento riservato al consigliere Antonio Decaro (poichè - è stato poi spiegato - la costituzione nei suoi confronti ne avrebbe comportato la decadenza e perchè contro il consigliere si era già costituita l'Arpa), e nei confronti dello stesso Vendola, coinvolto in un processo 'parallelo' per abuso di ufficio. Le polemiche generalizzate avevano poi indotto la giunta regionale ad approvare uno schema di legge per consentire alla Regione di partecipare al processo contro lo stesso governatore.

LE ACCUSE - Il processo è relativo ad una delle tre inchieste a carico di Tedesco, che portò alla richiesta di arresto (respinta due volte dal Senato) per l'ex assessore. A Tedesco vengono contestati i reati di associazione per delinquere, concussione, abuso d'ufficio, corruzione e falso. Dal 2005 al 2009 - secondo l'accusa - Tedesco avrebbe fatto parte di "una rete che era in grado di controllare forniture e gare di appalto che venivano illecitamente pilotate verso imprese facenti capo a imprenditori collegati da interessi familiari e economici con i referenti politici e che erano in grado di controllare rilevanti pacchetti di voti elettorali da dirottare verso il Tedesco in occasione delle competizioni elettorali".
 

 

 

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