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Cronaca Murat / Via Sparano da Bari

La nuova via Sparano "nuda" e "cimiteriale": i baresi si scatenano sui social

Bocciato il progetto esecutivo di restyling della strada dello shopping. Su Facebook numerose adesioni al gruppo 'Salviamo via Sparano'. La consigliera Melini: "Il Comune convochi residenti e cittadini"

Per alcuni l'hanno resa "nuda", per altri diventerà "cimiteriale" con qualche buontempone divertitosi a disegnare delle croci da camposanto sui rendering diffusi dal Comune. La nuova via Sparano ha raccolto più critiche che consensi, più o meno come l'anno scorso quando venne presentato in Comune il progetto definitivo, esattamente 13 mesi fa. Nella nuova versione del progetto esecutivo, illustrata pochi giorni fa, al Comune, in cui sarebbero state recepite alcune richieste dei commercianti della zona, vi sono comunque alcuni cambiamenti rispetto alla precedente: su piazza Umberto, ad esempio, verranno trasferite le basole in pietra lavica attualmente sotto la sede stradale. Nei rendering, invece, vi sono poche altre novità: sono state aggiunte alcune panchine con spalliera e qualche fioriera.

Riqualificazione Via Sparano: i rendering del progetto

Il risultato finale, per i baresi, dà di cementificazione. Su Facebook in tanti si sono iscritti nel gruppo 'Salviamo via Sparano', commentando con ironia e sarcasmo il restyling: "Cinque milioni per togliere le plme e mettere parallelepipedi in marmo?" si chiede Vito, il cui parere è condiviso da molti che paragonano la nuova veste a "un monumento ai caduti". Anche sulla pagina Facebook di BariToday numerosi lettori hanno espresso il loro parere: "Soldi buttati" afferma Maurizio mentre altri ricordano il passato di una via non pedonale (fino al 1973) incastonata in un Murattiano più verde e con aiuole curate. La mobilitazione social è in fermento e c'è chi, come la consigliera comunale Irma Melini (ScelgoBari)  chiede di convocare anche i comitati di residenti e cittadini baresi: "Confrontarsi solo con i commercianti - spiega - non è un metodo democratico, soprattutto davanti ad un'opera così invasiva, che peraltro paralizzerà il cuore della città proprio nel periodo natalizio e chissà per quanto tempo". I lavori, infatti, se la procedura di gara si concluderà senza intoppi, cominceranno in tardo autunno e occuperanno, seppur di isolato in isolato, complessivamente 16 mesi. terminando nella primavera 2018. Il tempo delle polemiche sembra solo all'inizio... 

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