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Cronaca

"Non ero con l'amante" e confessa omicidio alla moglie: riaperto caso del 2001

Si torna a indagare sulla morte di Rocco Sciannimanico avvenuta 14 anni fa: decisiva la testimonianza dell'ex moglie del presunto killer. L'uomo adesso dovrà difendersi dall'accusa di omicidio volontario

Dopo 14 anni si riaprono le indagini sull'omicidio di Rocco Sciannimanico, 26enne ucciso in un agguato il 14 febbraio 2001, i cui presunti responsabili erano stati scarcerati per insufficienza di prove.

Decisiva per la riapertura del caso la testimonianza dell'ex moglie dell'unico indiziato, il 50enne barese Domenico Velluto. La sera di San Valentino di 14 anni fa, la donna aspettava il marito per andare a cena fuori, l'uomo però si presentò all'appuntamento con oltre due ore di ritardo. Questa circostanza indusse la moglie ad accusarlo di aver tardato perchè in compagnia dell'amante.

La giustificazione fornita da Velluto, pregiudicato ritenuto vicino al clan Parisi, però fu di quelle sorprendenti: il ritardo era dovuto all'omicidio di Sciannimanico, punito per un debito di droga di 10 milioni di lire. La punizione era stata così severa perché la vittima, pur non avendo onorato il debito, si era concessa una vacanza con la famiglia in montagna.

Per dimostrare alla moglie la veridicità della sua versione Velluto la condusse sul luogo del delitto, nei pressi del negozio di bomboniere della vittima, mentre i poliziotti erano ancora intenti nell'effettuazione dei rilievi e per terra vi era ancora disegnata la sagoma del cadavere.

L'aspetto più grottesco della storia, è che dopo aver mostrato il suo alibi di ferro alla moglie, Velluto la portò a cena in pizzeria come se nulla fosse accaduto. Tutti questi particolari sono stati raccontati dall'ex moglie del presunto omicida all'ex pm Antimafia Eugenia Pontassuglia.

Il caso oggi è nelle mani del pm Roberto Rossi, che dopo aver ereditato il fascicolo, ha chiesto il rinvio a giudizio per Velluto, attualmente in stato di libertà. Il pregiudicato dovrà presentarsi la prossima settimana in udienza preliminare presso il Tribunale per difendersi dall'accusa di omicidio volontario.

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