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Cronaca

Giovane rumena costretta a prostituirsi: condannata coppia di coniugi

Pene più alte di quelle richieste dalla Procura sono state inflitte a Vasile Ursaciuc, 45 anni e Maria Nicoleta Ferari, 40 anni, connazionali della ragazza "obbligata" a prostituirsi per 5 euro al giorno

Il gup del Tribunale di Bari Francesco Pellecchia ha condannato Vasile Ursaciuc, 45 anni e Maria Nicoleta Ferari, 40 anni, coppia di coniugi rumeni, rispettivamente a otto anni e a sette anni, un mese e 10 giorni di carcere per aver ridotto in schiavitù e costretto una giovane connazionale a prostituirsi. La sentenza è arrivata al termine di un processo con rito abbreviato. Sono state inflitte pene più alte rispetto alle richieste della Procura che prevedevano 6 e 4 anni di reclusione.

La vicenda risale all'estate 2015: in base alle indagini della Squadra Mobile, coordinate dal pm Renato Nitti, i coniugi avrebbero convinto la giovane a venire in Italia, a Bari, con la promessa di trovarle un lavoro come badante da 1000 euro al mese. Successivamente le avrebbero tolto i documenti costringendola a prostituirsi per 5 euro al giorno minacciando ritorsioni sulla figlia della giovane, ospite in un orfanotrofio in Romania. La ragazza aveva tentato anche di fuggire. Le indagini sono state avviate dopo la sua denuncia.  La vittima sarebbe stata costretta a prostituirsi a Bari, Taranto e Gallipoli, dove la coppia si era trasferita per l’estate e dove i due, difesi dall’avvocato Marco Vignola, erano stati arrestati nel luglio del 2016.

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