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Cronaca

Rifiuti accatastati nei capannoni in disuso, blitz nella zona industriale: erano discariche abusive per gli 'svuota cantine'

Operazione della Polizia locale a Bari: i controlli sono scattati in tre diverse aree. Denunciate due persone che, senza autorizzazione, avrebbero svolto l'attività di gestione dei rifiuti. Rinvenuto anche un macchinario utilizzato per 'macinare' parte del materiale

Tre diversi siti aziendali in disuso nella zona industriale tra Bari e Modugno trasformati in 'depositi' non autorizzati in cui venivano accatastati materiali e rifiuti derivanti in gran parte dall'attività di 'svuota cantine' abusivi. E' quanto emerso dall'operazione 'Vintage', condotta dagli uomini della Polizia locale di Bari, alla guida del comandante Michele Palumbo, che ha portato alla denuncia per vari reati ambientali di due persone.

Le accuse

In particolare, i due soggetti, seppure riconducibili al ruolo di responsabili di due diverse aziende aventi come oggetto sociale la compravendita di oggetti usati, servizi di trasloco e facchinaggio (che avevano ottenuto in affitto i siti aziendali in disuso dai rispettivi curatori fallimentari, ignari delle attività illecite poi rilevate dalla Polizia locale), senza alcuna iscrizione all’Albo Gestori Ambientali avrebbero svolto - secondo quanto accertato dagli investigatori - attività di gestione di rifiuti non autorizzata, depositando anche in modo incontrollato rifiuti urbani, rifiuti speciali pericolosi (e non)  derivanti per lo più da attività non regolamentate di cosiddetti  “svuota cantine”, oltre a realizzare vere e proprie discariche abusive. Inoltre, sono state contestate anche violazioni al Testo Unico Edilizia, poiché è stata accertata la realizzazione senza alcuna autorizzazione di 20 box in muratura e in legno, adibiti a deposito di oggetti in disuso. Sono state anche identificate una decina di persone che a vario titolo erano presenti nelle aree del blitz, per le quali sono in corso le attività di verifica in ordine alla regolarità del rapporto di lavoro, alla regolarità contributiva e al rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Al vaglio anche sotto il profilo tributario e amministrativo le locazioni di alcune volumetrie interne ai siti ispezionati concesse senza alcun contratto regolare tra le parti.

I movimenti 'sospetti' e le indagini della Polizia locale

Il blitz della Polizia locale rappresenta l'esito di un'indagine condotta da più di un mese, con attività di appostamento, pedinamento ed osservazione di veicoli e persone su alcuni siti aziendali in disuso della zona industriale di Bari: qui erano stati rilevati movimenti di veicoli che vi accedevano (risultati essere, per la maggior parte mezzi di 'svuota cantine' abusivi), svuotavano il contenuto costituito da masserizie e mobilio mentre poi parte del materiale veniva riversato in un macchinario - tipo frantoio macinatutto - con visibili numerosi cumuli di truciolame disseminati nelle aree aperte. A carico degli stessi soggetti alla guida dei veicoli sorpresi all’interno delle aree, risultati sforniti di formulari di identificazione dei rifiuti presenti e trasportati sui mezzi (F.I.R.) oltre a non detenere il  prescritto registro di carico e scarico dei rifiuti presenti in azienda, sono state elevate sanzioni amministrative.

Le aree interessate e i rifiuti rinvenuti

Tre le aree interessate dai controlli, tutte riconducibili alla stessa 'filiera' illecita: su via Bruno Buozzi, in via Accolti Gil alla zona industriale di Bari e nella zona industriale di Modugno dove sono state rinvenute accatastate tonnellate di rifiuti urbani, speciali, pericolosi e non (tini contenenti rifiuti speciali non pericolosi rivenienti da demolizione, grosse cataste di pannelli in legno e coibentati rivenienti dallo smontaggio dei mobili e da lavori di demolizione, cumuli di rifiuti speciali non pericolosi rivenienti da attività di carrozzeria, cumuli di scarti di giardinaggio, numerosi frigoriferi disassemblati e privi dei loro componenti, cesti contenenti parti meccaniche di motori di veicoli, pneumatici usati, RAEE in disuso costituiti  da televisori, lavatrici, componenti elettrici ed elettronici ed rifiuti costituito  da materiale ferroso,  bidoni contenenti residui di olio e di vernice, oltre  a numerosi imballaggi e mobili in disuso, balle di lana ed altro materiale tessile, bombole di propano liquido ed ossigeno, pellicole di film, presenti altresì circa trenta bidoncini contenenti residui di ipocloruro di sodio, decine di materassi in disuso). Le diverse aree aziendali  poste sotto sequestro giudiziario ricoprono complessivamente una superficie  di circa 20.000 metri quadrati, compreso l’intero compendio immobiliare della zona industriale in agro di Modugno. Sono stati nominati custodi giudiziari i  soggetti che ricoprono il ruolo di curatori fallimentari dei siti aziendali in cui avvenivano (all'insaputa degli stessi) le attività illecite.

Il mercato abusivo di oggetti usati

Inoltre, all'interno del sito di via Bruno Buozzi, gli uomini della Polizia locale hanno accertato "una vera e propria organizzazione abusiva sottesa a svolgere quotidianamente un vero e proprio  mercato di oggetti usati pur in assenza di licenza per l’esercizio dell’attività di agenzia d’affari". Nessuna documentazione inerente lo smaltimento regolare dei rifiuti è stata esibita o recuperata. 

Dal deposito abusivo ai roghi in campagna?

L’ipotesi al vaglio degli investigatori e dell’Autorità Giudiziaria è che la complessa organizzazione aziendale illecitamente intrapresa  dagli indagati, proprio per la mancata tracciabilità della fase finale che riguarda lo smaltimento dei rifiuti prodotti, possa essere ricondotta e collegata al triste fenomeno dell’abbandono nelle campagne degli stessi con successiva combustione illecita dei rifiuti al fine di cancellare le tracce della loro provenienza. Indagini sono  ancora in corso al fine di ricostruire ruolo e identità di tutti i protagonisti della filiera illecita di trattamento e smaltimento dei rifiuti.

L'operazione 'Vintage' ha visto impegnati 25 veicoli di servizio, 46 Operatori della Polizia Locale di Bari coordinati da 4 Ufficiali e Funzionari dei Nuclei Specialistici di Polizia Giudiziaria e di Polizia Annonaria-Amministrativa dello stesso Corpo di P.L., 3 Operatori coordinati da un Funzionario del Nucleo di Polizia Edilizia del Comune di Bari; hanno partecipato alle attività in territorio comunale anche 4 militari dell’Arma dei Carabinieri forestali.

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