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Cronaca

Caserma Rossani, il sindaco: "Vogliamo un progetto condiviso"

Emiliano annuncia lo stanziamento di fondi regionali la riqualificazione dell'area, e sul progetto di recupero dell'area chiarisce: "Siamo aperti a qualsiasi proposta, purché sia condivisa da tutti i baresi ed economicamente sostenibile"

Destinare interamente l'area dell'ex caserma Rossani a verde pubblico. Costruire un parcheggio interno alla struttura, oppure no. Realizzare un ostello per gli studenti universitari, oppure ancora riconvertire i vecchi edifici militari in spazi per la creatività giovanile. Sulla riqualificazione dell'ex caserma Rossani la partita è ancora aperta, e a decidere sul destino dell'area dovranno essere tutti i baresi. Ad assicurarlo è il sindaco Michele Emiliano, nel corso di una conferenza stampa convocata in mattinata per chiarire le intenzioni del Comune relativamente al progetto di riqualificazione dell'ex caserma, da qualche settimana al centro del dibattito cittadino.

Ad innescare le polemiche era stato lo studio di fattibilità approvato nei giorni scorsi dal Comune, nel quale venivano prese in considerazione diverse opzioni per un eventuale progetto di riqualificazione dell'area, da realizzare attraverso una partnership pubblico-privato. Opzioni che in più casi avrebbero contemplato la costruzione di nuovi edifici, come ad esempio un ostello della gioventù o spazi riservati alla ristorazione. Una prospettiva che aveva provocato l'ostilità non soltanto dell'opposizione di centrodestra e degli ambientalisti, ma anche di Sinistra e Libertà, partito interno alla giunta comunale, contrario all'idea di “cementificare” un'area che nelle intenzioni di Sel avrebbe dovuto essere invece totalmente destinata a verde pubblico.

Ma quello studio di fattibilità, chiarisce l'assessore all'Urbanistica Elio Sannicandro, anch'egli presente alla conferenza stampa insieme al sindaco e all'assessore ai Lavori Pubblici Marco Lacarra, sarebbe stato fatto semplicemente per sondare l'orientamento di eventuali partner privati, il cui intervento sarebbe stato indispensabile per coprire i costi dell'intera riqualificazione (stimati intorno ai 30 milioni di euro), che per il Comune sarebbe stato impossibile versare di tasca propria.

Almeno fino ad una settimana fa, quando la Regione ha annunciato di essere disposta a finanziare parte del progetto attingendo ai fondi Fesr. Una "quota" che, almeno in base alle richieste avanzate dal sindaco Emiliano alla giunta Vendola in una lettera inviata oggi, dovrebbe essere pari a 17 milioni di euro, esattamente la cifra che manca alle casse del Comune per raggiungere il budget di spesa dei 30 milioni di euro. 

E con il sostegno finanziario della Regione il quadro cambia, rendendo non più necessario il ricorso ai capitali privati, e lasciando quindi al Comune la libertà di decidere sul progetto di riqualificazione, che almeno nelle intenzioni dell'amministrazione dovrebbe basarsi su tre punti: realizzazione del parco urbano, rivalutazione e recupero funzionale degli edifici soggetti a vincolo, costruzione di un parcheggio interno all'area.

Tuttavia la decisione finale, sottolinea il sindaco, dovrà essere presa in accordo con tutti i cittadini baresi, dando ascolto alle loro opinioni e raccogliendo le proposte di comitati e associazioni. "Noi non abbiamo nessuna preclusione sul progetto da realizzare. L'importante è che rispetti due condizioni: che sia condiviso da tutti i cittadini e che sia sostenibile dal punto di vista economico". E che sia concordato in tempi relativamente brevi. Una preoccupazione, quella per i tempi, alla quale Emiliano fa un esplicito riferimento. "L'accordo di massima sul progetto - precisa il sindaco - dovrà essere delineato al massimo entro metà gennaio. E' importante che si proceda in tempi brevi. Non deve accadere per la Rossani quello che è già successo per il Petruzzelli".

 

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