San Girolamo, commercianti contro il pizzo: in Procura confermano le minacce
Convocati dagli agenti della squadra mobile di Bari in venti hanno ammesso di essere stati vittime delle estorsioni, confermando le dichiarazioni di alcuni 'pentiti'
Hanno confermato le minacce ricevute, ammettendo di essere stati vittime del racket. I commercianti di San Girolamo, convocati in Procura dagli agenti della squadra mobile di Bari, hanno confermato le confessioni rese al pm Patrizia Rautiis dai 'pentiti' Sebastiano Armenise e Raffaele Petrone, arrestati ad ottobre assieme a Saverio Lorusso e Giacomo Pappagallo. La notizia, riportata oggi su alcuni quotidiani locali, riguarda l'inchiesta avviata dalla Procura di Bari in seguito alla denuncia di alcuni casi di estorsione.
Di circa venti commercianti ascoltati, soltanto uno, nonostante le prove raccolte durante le indagini, avrebbe negato di aver ricevuto intimidazioni, ed è accusato di favoreggiamento.