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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

La 'maglia' ingarbugliata di Sant'Anna: "Meccanismo inceppato". Tedesco: "Dialogo sempre aperto"

Resta sempre bloccata la situazione dei comparti due e tre: i residenti attendono le abitazioni da anni. Si continua a lavorare per superare gli ostacoli: presto novità sulla questione fogna bianca?

Una maglia ingarbugliata, in cui la burocrazia e le lungaggini bloccano, da anni lo sviluppo e la costruzione di nuovi palazzi. Il Quartiere Sant'Anna vive in una specie di limbo tra progetti edilizi completati e gli svantaggi di una zona periferica, con pochissimi (o nulli) servizi. Dall'altra parte della linea, invece, le aspettative di chi ha acquistato appartamenti e non ne vede ancora la realizzazione o l'agibilità. E' il caso del secondo e del terzo comparto di costruzioni che completano la maglia 22, situazioni diverse ma con un comun denominatore, ovvero uno stop. Nel primo caso si tratta di circa 200 alloggi già costruito ma senza l'autorizzazione abitativa poiché mancano le opere di urbanizzazione. Nell'altro, invece, i cantieri non sono neppure partiti. Un paradosso per chi attende un'abitazione anche da circa una decina d'anni, senza poter mettere piede nella nuova casa: "Sarei dovuto entrare a luglio - spiega un futuro abitante di un edificio nel comparto due - ma, a quanto ci hanno detto, c'è ancora la questione della fogna bianca, quindi è tutto bloccato. Sembra che per dicembre potremo firmare l'atto notarile. Sono 10 anni che aspetto con ansia".

Speranze e desideri di centinaia di persone che hanno investito sul proprio futuro in una zona dalle belle potenzialità, vicina al mare, aperta e ariosa. Imprese, costruttori e cittadini ancora in attesa di veder eliminati tutti gli ostacoli: "Il meccanismo - spiega Decio Savino Del mastro, presidente del consorzio dei comparti 1 e 3 - si è inceppato a causa di lungaggini burocratiche. Molte cooperative hanno chiuso per via del tempo perso. Stiamo attendendo invano i soldi per le urbanizzazioni dal Comune. Non possiamo anticiparne altri, come ad esempio per il completamento della fogna bianca, per la quale mancano circa 500mila euro. Chiediamo un tavolo vero e proprio con il sindaco assieme agli assessori e alle ripartizioni competenti: nel frattempo il quartiere resta nel degrado. Non bastano gli alberi di piazza Umberto e le giostrine, anche perché secondo un progetto del 2006, sono previsti 34mila euro di verde pubblico, ancora da realizzare".

La risposta dell'amministrazione comunale arriva per voce dell'assessore all'Urbanistica, Carla Tedesco: "E una situazione ingarbugliatissima che abbiamo cominciato a sbrogliare. E' ovviamente obiettivo dell'amministrazione che sia completata. Lo dobbiamo a chi ci abita e a chi ci andrà a vivere lì. Esistono, però, degli obblighi di legge: il consorzio ha assunto degli impegni firmando una convenzione in cui comunque non vi era una scadenza temporale. Stiamo facendo tutto il possibile per superare gli ostacoli, nell'ambito degli atti amministrativi. Al più presto verrà approvata in Consiglio una variante per la realizzazione della fogna bianca. Non siamo disponibili al dialogo? - aggiunge l'assessore - Sono sempre pronta, carte sul tavolo, in modo trasparente, ad incontrare i cittadini. L'importante è scegliere sempre la via del confronto".

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