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Cronaca

Sciopero del pubblico impiego: si fermano medici, poste e scuola

Nuova giornata di mobilitazione indetta da Cgil, Cisl, Uil e Ugl contro la manovra Monti. Ad incrociare le braccia saranno oggi dipendenti di uffici pubblici, ospedali e scuole. A Bari presidio di protesta in piazza Prefettura

Si apre con un nuovo sciopero che rischia di creare notevoli disagi ai cittadini la settimana che precede il Natale. Ad incrociare le braccia per la giornata di mobilitazione proclamata da Cgil, Cisl, Uil e Ugl contro la manovra Monti saranno oggi i lavoratori di tutte le categorie del pubblico impiego. A rischio quindi i servizi negli uffici pubblici, negli uffici postali, ma anche nelle scuole e negli ospedali.

Per quanto riguarda la scuola, docenti e ausiliari tecnici incroceranno le braccia solo nell’ultima ora di servizio, a fine lezioni. Intera giornata di mobilitazione invece per docenti universitari e ricercatori, così come per il personale medico e sanitario, compresi i veterinari, che si asterranno dal lavoro garantendo comunque i livelli essenziali di assistenza e le emergenze al pronto soccorso.

Lo sciopero riguarda anche gli uffici pubblici, che si fermeranno per 8 ore. Negli uffici postali il servizio potrebbe essere a rischio per le ultime 3 ore di turno lavorativo, mentre nei servizi energetici come acqua, petrolio, gas ed elettricità i lavoratori si fermeranno nelle prime tre ore del mattino garantendo i servizi indispensabili.

A Bari i sindacati hanno organizzato un presidio di protesta in piazza Prefettura, che si svolgerà dalle ore 9.30 alle 12.30.

 

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